Batman Forever

USA 1995
Molte preoccupazioni attanagliano Bruce Wayne, alias Batman, nella tormentata Gotham City. Al pericoloso e sadico Harvey Dent, ex procuratore divenuto cattivo dopo che a un processo gli hanno sfigurato metà volto col vetriolo, si aggiunge l'enigmista e scienziato folle e geniale Edward Nygma, un ambizioso impiegato di Wayne, che, vista respinta dal principale, che lui ammira molto, un'innovativa e pericolosa invenzione, che permette la manipolazione del cervello attraverso la televisione, decide di allearsi con Dent nella lotta senza quartiere contro Batman. Intanto Wayne ad una serata di beneficenza al Circo invita la bella psicologa Chase Meridian, invaghita del suo alter ego: Dent irrompe durante lo spettacolo e causa la morte della famiglia d'acrobati Grayson, della quale sopravvive solo Dick, alias Robin. Intanto Nygma propone sempre nuovi indovinelli a Wayne, mentre scade rapidamente l'intrattenimento televisivo, riducendo praticamente a tanti zombie i teleutenti col suo diabolico marchingegno che virtualizza olograficamente i pensieri della gente. Approfittando della festa di Halloween, Dent e Nygma penetrano nel palazzo di Wayne e distruggono quasi totalmente la sua attrezzatura necessaria per le sue esibizioni come Batman. Bruce decide di farsi aiutare da Robin, ma inutilmente. L'enigmista ha rapito e portato nella sua costruzione a cilindro a picco sul mare Chase e Robin, e Batman, con l'unico abbigliamento rimastogli, un prototipo, deve usare tutte le sue straordinarie capacità per salvare i due amici. Sia Nygma che Dent periscono nella rocambolesca lotta con Batman.
SCHEDA FILM

Regia: Joel Schumacher

Attori: Val Kilmer - Bruce Wayne/Batman, Tommy Lee Jones - Harvey Dent/Due facce, Jim Carrey - Edward Nygma/L'enigmista, Nicole Kidman - Chase Meridian, Chris O'Donnell - Dick Grayson/Robin, René Auberjonois - Dr. Burton, Elizabeth Sanders - Gerty, Debi Mazar - Spice, Larry A. Lee - Papa' Grayson, Philip Moon - Giornalista, Michael Scranton - Thomas Wayne, Eileen Seeley - Martha Wayne, Glory Fioramonti - Mamma Grayson, Michael Gough - Alfred, Drew Barrymore - Sugar, Pat Hingle - Commissario Gordon

Soggetto: Bob Kane - personaggi, Lee Batchler - racconto, Janet Scott Batchler - racconto

Sceneggiatura: Janet Scott Batchler, Lee Batchler, Akiva Goldsman

Fotografia: Stephen Goldblatt

Musiche: Elliot Goldenthal

Montaggio: Dennis Vvirkler

Scenografia: Barbara Ling

Costumi: Bob Ringwood, Ingrid Ferrin

Effetti: Thomas L. Fisher

Altri titoli:

Batman 3

Durata: 121

Colore: C

Genere: FANTASY

Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI

Tratto da: personaggi di Bob Kane; racconto di Lee Batchler & Janet Scott Batchler

Produzione: TIM BURTON PETER - MAC GERGOR SCOTT

Distribuzione: WARNER BROS ITALIA - WARNER HOME VIDEO (GLI SCUDI).

NOTE
- REVISIONE MINISTERO AGOSTO 1995

- IL FILM HA INCASSATO LA CIFRA RECORD DI 50 MILIONI DI DOLLARI NEL PRIMO WEEK END AMERICANO.

- IL FILM E' STATO CAMPIONE D'INCASSI NEGLI STATI UNITI NEL 1995.
CRITICA
"(...) Maria Novaro, messicana di origine italiana, autrice del bel "Danzon" femminista senza spocchia e senza accessi, sa raccontare bene le piccole cose, gli incidenti quotidiani, i rapporti tra adulti e bambini le complicità tra amiche, il paesaggio di questo universo tagliato in due e perennemento sorvegliato. Ed è davvero un peccato che a questo film toccante e strano non sia stata lasciata la commistione di lingue dell'originale, che avrebbe contribuito a descrivere i rapporti di comprensione e di incomprensione tra i diversi personaggi e il loro mondo culturale: l'amica che parla solo inglese, le indie che non conoscono nemmeno lo spagnolo, la difficoltà di intendersi anche tra persone che si amano. Il muro di Berlino é caduto. Perché questo no? " chiede una scritta su un muro. Perchè? Perché questo é il muro tra la periferia dell'Impero e il sogno americano, tra i poveri e i ricchi. E resta nella memoria come una delle testimonianze più toccanti di questi anni di cinema l'immagine da girone dantesco dei messicani - grandi, piccini, vecchi, donne - che, sulla spiaggia di Tijuana, guardano a Nord, al di là della frontiera di lamiera, dove la costa diventa il paese più ricco del mondo, bello e impossibile (...)". (Irene Bignardi, 'La Repubblica', 15 ottobre 1995)