Assassination

ITALIA 1967
In procinto di venire giustiziato per un delitto non commesso, John Chandler viene salvato dalla CIA, che gli impone di assumere la personalità dell'inesistente fratello Philip per poter quindi smascherare un complotto internazionale. La perfetta messa in scena dell'organizzazione spionistica americana non lascia possibilità di dubbio sul fatto che John Chandler è morto e la stessa moglie Barbara non riconosce in Philip suo marito. Attirato ad Amburgo dalla potentissima organizzazione politico-criminale diretta da un certo Lang, Chandler viene assunto in qualità di sicario, con l'incarico di uccidere un senatore americano, reduce da un'importantissima missione diplomatica a Mosca. Pur disposto ad andare fino in fondo alla sua avventura, Chandler non sa però far tacere i propri sentimenti quando scopre che Barbara ha sposato Bob, un suo carissimo amico, anch'egli agente della CIA. Dopo aver scoperto che Bob è un traditore perché fa parte della banda di Lang, lo uccide. Questo gesto fa scoprire la sua vera identità, ma riesce tuttavia ad aver partita vinta uccidendo Lang ed i suoi uomini e salvando la vita del senatore americano.
SCHEDA FILM

Regia: Emilio Miraglia

Attori: Fred Farrell - Morrison, Fred Beir - Bob, Peter Dane - Lang, Bob Malden - Otto, Henry Silva - John Philip/Philip Chandler, Evelyn Stewart - Barbara, Bill Vanders - Thomas, Karl Menzinger - Hans, Gunther Scholtz - Senatore, Valentino Macchi, Gert Von Zitzewitz - Barone

Soggetto: Emyl Bridge

Sceneggiatura: Andy Colbert, Max Hatired, Lou Strateman

Fotografia: Erico Menczer

Musiche: Robby Poitevin

Montaggio: Sergius Hillman

Scenografia: Luis Nadeau

Altri titoli:

La peur aux tripes

Durata: 100

Colore: C

Genere: SPIONAGGIO

Specifiche tecniche: TECHNISCOPE TECHNICOLOR

Produzione: FELICE TESTA GAY PER CINEGAY- JOLLY FILM

Distribuzione: UNIDIS

CRITICA
" [...] Basato su un meccanismo complicato, da tipico film della serie millantatoria, "Assassination" ha in questa mortificazione della persona un elemento di interesse, che unito ad uno svelto e tagliente modo di raccontare, fa della pellicola un prodotto non indegno d'attenzione. L'altro elemento non banale è lo sfondo politico della manovra condotto dai "cattivi" della vicenda [...]". (E. Comuzio, "Cineforum", n. 70, dicembre 1967).