Asilo di polizia

Detective School Dropouts

ITALIA 1986
Dopo aver tentato vari mestieri, l'uno più precario e bizzarro dell'altro, Donald Wilson prende lezioni da un investigatore privato - Paul Miller - più scombinato e squattrinato di lui. Entrati in società e in seguito a varie peripezie, i due capitano in una villa a New York in cui Caterina Zanetti la bella figlia di un boss mafioso, è stata sequestrata dai giannizzeri di un altro boss, che vuole impedirne le nozze con Carlo Lombardi che vive a Roma ed è il figlio di un boss rivale. Donald si vede mettere furtivamente in mano dalla prigioniera un gioiello di famiglia ed un messaggio, destinato al di lei cugino Mario Zanetti, in partenza per l'Italia. Donald ed il suo socio riescono con uno stratagemma a salire a bordo di un aereo per Roma, utilizzando i biglietti sottratti a due turisti giapponesi ma, poco dopo aver consegnato il messaggio al suddetto cugino, se lo vedono morire sotto gli occhi (lo ha avvelenato un killer, appartenente ad un terzo clan mafioso, che si batte per il matrimonio di Carlo con Sonia - il vero motivo delle nozze sono ovviamente gli affari - la brutta figlia di don Falcone). Arrivati a Fiumicino, i due incappano in altre avventure: fuggiranno in una 500 ovviamente rubata; saranno ricercati come criminali sia dalla Ambasciata degli Stati Uniti per il delitto sull'aereo, sia dalla Polizia italiana; volta a volta si separeranno e ritroveranno, a Roma, a Pisa e, finalmente, a Venezia dove Carlo si è trasferito a malincuore per il matrimonio con Sonia. Donald e Paul sono sempre ed in ogni caso tallonati dal gigantesco Bruno, il killer (tra l'altro innamoratissimo di Sonia). Alla fine Donald e Paul riusciranno a liberare la bella Caterina (che è stata portata a Venezia da New York su richiesta di Carlo, il quale ovviamente vuole che essa sia libera e viva) e, con l'ennesimo stratagemma della fertile inventiva donaldiana, al momento del sì fatale sotto il velo bianco che dovrebbe coprire lo sgradevole volto di Sonia, Carlo scopre quello di Caterina: con il che le macchinazioni affaristiche e le nefandezze dei vari boss, intervenuti armati alla cerimonia, verranno meno. Quanto al gioiello di famiglia, considerato di grande valore e dato ai due investigatori come ricompensa per il loro impegno, esso verrà valutato una cifra irrisoria: trecentomila lire al banco dei pegni di New York.
SCHEDA FILM

Regia: Filippo Ottoni

Attori: Rick Battaglia - Don Zanetti, Mario Brega - Don Lombardi, Christian De Sica - Carlo Lombardi, Loryn Dreyfuss - Paul Miller, Alberto Farnese - Don Falcone, Valeria Golino - Caterina Zanetti, David Landsberg - Donald Wilson, Luigi Montefiori - Bruno, Giancarlo Prete - Mario Zanetti, Franco Angrisano - Zio Baba'

Soggetto: Loryn Dreyfuss, David Landsberg, Filippo Ottoni

Sceneggiatura: Filippo Ottoni, Loryn Dreyfuss, David Landsberg

Fotografia: Giancarlo Ferrando

Musiche: Geo

Montaggio: Cesare D'Amico

Altri titoli:

Dumb Dicks

Private Detectives

Durata: 93

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: NORMALE

Produzione: CANNON PRODUCTIONS ITALIAN INTERNATIONAL DILM

Distribuzione: DLF - VIDEO: MULTIVISION (COLLECTION)

CRITICA
"Decisamente una coppia sgangherata quella formata da Paul e Donald, due detectives più per scommessa che per reale attitudine. È stato Paul, private eye che vivacchia con piccole truffe, ad agganciare Donald, licenziato da tutti i posti di lavoro a causa della sua passione per le policestories. Ed ora, sfruttando la sua mania, gli spilla soldi, con la scusa di farlo diventare un detective, finché, per caso, si trovano nell'occhio del ciclone. (...) Agile e divertente, 'Asilo di polizia', si lascia seguire con piacere, per il suo linguaggio che unisce i toni della commedia brillante a quelli - mai insistiti, però - dello slapstick. La regia di Filippo Ottoni procede su ritmi ironicamente esagitati, in sintonia con la verve recitativa di David Ladsberg, il goffo aspirante detective (la sua mimica ricorda molto Jerry Lewis prima maniera), e Lorin Dreyfuss, il socio opportunista ma non troppo. Con loro la brava Valeria Golino e Christian De Sica, i fidanzati promessi che, alla fine, si ritroveranno." ('Il Tempo')

"C'è una nuova coppia di comici americani, David Landsberg e Lorin Dreyfuss, responsabili anche della sceneggiatura col regista Filippo Ottoni. Formano una coppia di cretini, intesi come personaggi, con una differenza: il primo è un cretino ingenuo, il secondo un cretino mascalzone. In una vicenda sgangherata che si sposta da New York a Roma, passando per Pisa (con relativa Pendente), Venezia e Torcello, i due gaglioffi sono coinvolti in una guerra fra tre famiglie mafiose in lotta per il monopolio del commercio dei formaggi, guerra che fa perno sul matrimonio (che non s'ha da fare) tra i rampolli delle famiglie Zanetti e Lombardo. A impersonare i due colombi sono stati presi una Valeria Golino precedente a 'Storia d'amore' e Christian De Sica. La prima farà bene in avvenire a cancellare dalla sua filmografia le tracce della partecipazione ad 'Asilo di polizia' dove, d'altronde, è inesistente; il secondo conferma di avere ereditato dal padre soltanto i vezzi, i manierismi. L'Ottoni regista ha la mano svelta nel dirigere e impaginare le sequenze d'inseguimento automobilistico e motonautico. Si dice che, per far soldi, un film debba rivolgersi a un pubblico dell'età (mentale) media di dodici anni, ma ho il sospetto che si diffamino i dodicenni." (Morando Morandini, 'Il Giorno', 24 Dicembre 1986)

"Prodotto dalla Cannon Italia e girato in gran parte nel nostro Paese, con il titolo originale di Private detectives, giunge sui nostri schermi prima che negli Stati Uniti uno dei film più riusciti della società di Golan & Globus. Basato su un soggetto scritto e sceneggiato dallo stesso duo di protagonisti, Lorin Dreyfuss, occhialuto e calvo fratello di Richard, e David Landsberg, il film presenta un'esilarante coppia di scalcinati detectives incompetenti quanto simpatici. (...) Diretto con brio e ritmo da Filippo Ottoni, in altri casi ottimo direttore di doppiaggio e già regista di film come Questo si che è amore, il film diverte e strappa sincere risate alle platee di tutte le età." ('Il Corriere della Sera', 27 Dicembre 1986)