Amami o lasciami

Love Me or Leave Me

USA 1955
Dramma musicale basato sulla vita della cantante degli anni Venti Ruth Etting. Ruth, giovane dotata di bella voce e grandi speranze, conosce a Chicago il gangster Martin 'lo zoppo' Snyder, uomo violento e crudele, che diventa suo manager e compagno. Grazie a Snyder comincia a lavorare nei night-clubs, raggiungendo una popolarità che la porta allo Zigfield Folllies di New York ed infine a Hollywood. Ma nonostante lui la sostenga nella carriera, nella vita privata, dopo averla sposata, la sottopone a continue pressioni e trasforma la sua esistenza in un incubo arrivando a sparare al pianista di cui Ruth è innamorata.
SCHEDA FILM

Regia: Charles Vidor

Attori: Doris Day - Ruth Etting, James Cagney - Martin Snyder, Cameron Mitchell - Johnny Alderman, Robert Keith - Bernard V. Loomis, Tom Tully - Frobisher, Harry Bellaver - Georgie, Richard Gaines - Paul Hunter, Peter Leeds - Fred Taylor, Claude Stroud - Eddie Fulton

Soggetto: Daniel Fuchs

Sceneggiatura: Daniel Fuchs, Isobel Lennart

Fotografia: Arthur E. Arling

Musiche: Percy Faith, George E. Stoll, Sammy Cahn, Nicholas Brodszky

Montaggio: Ralph E. Winters

Scenografia: Urie McCleary, Cedric Gibbons

Costumi: Helen Rose

Effetti: Warren Newcombe

Durata: 108

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM, CINEMASCOPE, EASTMANCOLOR

Produzione: JOE PASTERNAK PER METRO-GOLDWYN-MAYER

Distribuzione: MGM

NOTE
- OSCAR 1955 PER IL MIGLIOR SOGGETTO ORIGINALE A DANIEL FUCHS.

- NEGLI USA IL FILM DURAVA 122'.

- COREOGRAFIE DI ALEX ROMERO.
CRITICA
"Si tratta di un film di carattere commerciale, non privo però di certe ambizioni, in quanto non si limita alla parte spettacolare, ma prospetta anche gli intimi problemi e sentimenti dei protagonisti. Il lavoro si avvale di un buon CinemaScope, di un colore appropriato, dell'ottima interpretazione del Cagney e di quella non disprezzabile degli altri interpreti. Poco più che modesta la regia." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 39, 1956)

"Dramma con canzoni, Oscar per il soggetto, di suggestiva ambientazione e di coinvolgente, doloroso sadomasochismo, è con il successivo 'L'uomo che sapeva troppo', la migliore ambientazione drammatica di Doris Day che, comunque, rimane in subordine a un superbo Cagney." (Morando Morandini, "Telesette")