Abrir puertas y ventanas

SVIZZERA 2011
Buenos Aires. Marina, Sofia e Violeta vivono nella casa di famiglia tentando di colmare il vuoto lasciato dalla nonna che le ha cresciute e che da poco è deceduta. Tra divergenze, scherzi, meschinità e gesti d'affetto, Marina si dedica completamente ai suoi studi e alla gestione della casa, Sofia non fa che curare il suo aspetto e organizzare incontri con gli amici, Violeta ciondola in casa e ogni tanto riceve la visita di un uomo più grande di lei. Poi, in un giorno d'autunno, Violeta scompare...
SCHEDA FILM

Regia: Milagros Mumenthaler

Attori: María Canale - Marina, Martina Juncadella - Sofia, Ailín Salas - Violeta, Julián Tello - Francisco

Sceneggiatura: Milagros Mumenthaler

Fotografia: Martín Frías

Montaggio: Gion-Reto Killias

Scenografia: Sebastián Orgambide

Costumi: Françoise Nicolet

Altri titoli:

Back to Stay

Durata: 99

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM

Produzione: VIOLETA BAVA, DAVID EPINEY, ROSA MARTÍNEZ RIVERO, EUGENIA MUMENTHALER PER ALINA FILM, RUDA CINE, WATERLAND FILM, RADIO TÉLÉVISION SUISSE, FORTUNA FILMS

NOTE
- PARDO D'ORO, PARDO PER LA MIGLIOR INTERPRETAZIONE FEMMINILE (MARÍA CANALE), PREMIO FIPRESCI, MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA ECUMENICA E DELLA GIURIA DEI GIOVANI AL 64. FESTIVAL DI LOCARNO (2011).
CRITICA
"'Abrir puertas y ventanas', (...), non parla direttamente del presente ma nel suo modo di confrontarsi col cinema è uno dei più belli (il mio Pardo d'oro) visti finora. (...) La storia si potrebbe raccontare in una sola frase: `una casa, porte che si aprono, porte che si chiudono'. (...) Non è però la 'storia' che fa la grandezza del film ma l'impressionante maturità cinematografica con cui la sua regista la conduce. 'Abrir puertas y ventanas' è un mèlo familiare, forma abbastanza frequentata dal cinema argentino delle giovani generazioni. (...) Ci sono sfumature impalpabili che la regia sa evidenziare, riguardano il tempo, i sentimenti, la fisicità delle tre magnifiche attrici, i loro corpi abbandonati in quello spazio di calore e di un autunno improvviso. (...) La macchina da presa scivola morbida sulle scale, disegna gli interni come se fossero luoghi dell'anima, sensuale, crudele, spaventata, piena di lacrime che non riescono a scendere." (Cristina Piccino, 'Il Manifesto', 12 agosto 2011)

"Con una rappresentazione poetica in cui la realtà e la fantasia si fondono nella più classica tradizione sudamericana, 'Abrir puertas y ventanas' (Aprire porte e finestre), opera prima di Milagros Mumenthaler, produzione svizzero-argentina, ha vinto il Pardo d'Oro nel Concorso internazionale al 64° Festival del cinema di Locarno." (Valeria Trigo, 'L'Unità', 16 agosto 2011)