47 Ronin

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USA 2013
Giappone, XVIII secolo. Kai, un guerriero metà inglese e metà giapponese, rispettando i valori di lealtà e onore degli antichi guerrieri Ronin, si unirà a Oishi e al suo gruppo di allievi samurai per vendicare la morte del loro maestro, ucciso da un Signore tiranno. I 47 Ronin, banditi dal despota, per restituire l'onore al loro feudo si troveranno così ad affrontare una serie di dure prove per distruggere gli ordinari guerrieri...
SCHEDA FILM

Regia: Carl Rinsch

Attori: Keanu Reeves - Kai, Hiroyuki Sanada - Kuranosuke Ôishi, Kô Shibasaki - Mika, Tadanobu Asano - Lord Kira, Min Tanaka - Lord Asano, Rinko Kikuchi - La Strega, Jin Akanishi - Chikara Ôishi, Cary-Hiroyuki Tagawa - Shogun Tokugawa Tsunayoshi, Neil Fingleton - Bruto/Orco, Togo Igawa - Lord Tengu, Rick Genest - Capobanda, Natsuki Kunimoto - Riku, Brian Hirono - Okuda, Masayoshi Haneda - Yasuno, Takato Yonemoto - Basho, Hiroshi Sogabe - Hazama, Hiroshi Yamada - Hara, Shû Nakajima - Horibe, Yorick van Wageningen - Capitano, Masayuki Deai - Isogai

Soggetto: Chris Morgan, Walter Hamada

Sceneggiatura: Chris Morgan, Hossein Amini

Fotografia: John Mathieson

Musiche: Ilan Eshkeri

Montaggio: Stuart Baird

Scenografia: Jan Roelfs

Arredamento: Elli Griff

Costumi: Penny Rose

Effetti: Paul Corbould, Christian Manz, BaseBlack, Mark Roberts Motion Control, Digital Domain, The Moving Picture Company, Framestore

Durata: 118

Colore: C

Genere: AZIONE

Specifiche tecniche: ARRI ALEXA, 3D

Produzione: H2F ENTERTAINMENT, MID ATLANTIC FILMS, STUBER PRODUCTIONS

Distribuzione: UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ITALY (2014)

Data uscita: 2014-03-13

TRAILER
NOTE
- WALTER HAMADA FIGURA ANCHE COME PRODUTTORE ESECUTIVO.
CRITICA
"Dopo molte versioni, cinematografiche e no, quella che è probabilmente la più celebre leggenda giapponese di eroismo e sacrificio torna in una variante computerizzata che assortisce star occidentali (Keanu Reeves, nella parte di un guerriero messianico stile Redentore) e orientali. Mirando in contemporanea a due obiettivi: rendere più invitante la materia per il pubblico del prodotto hollywoodiano da una parte e sfondare, dall'altra, nell'appetitoso mercato asiatico. (...) Prodotto con larghezza di mezzi, il film soddisferà gli estimatori degli effetti speciali; però soffre di una curiosa contraddizione: mette in scena situazioni fiabesche che parrebbero destinate all'intrattenimento più demenziale con un tono austero e senza traccia di umorismo." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 13 marzo 2014)

"Piacerà certamente non a chi il film di samurai lo concepisce spoglio, duro, tagliente alla maniera dei classici di Kurosawa. Il 'Ronin' di Rinsch è carico, barocco, compiaciuto, chiaramente disinteressato all'epica dell'onore. Rinsch (all'esordio nel lungometraggio) viene dalla pubblicità e si vede: ogni inquadratura deve offrire mille suggestioni, come se per suggestionare il director avesse solo 5 minuti in luoghi delle due ore. Rinsch ha cercato di allestire un 'Signore degli anelli' nipponico e ci dà dentro all'impazzata col digitale. Non gli è bastato. Per mettere a dura prova i suoi 47 ha assemblato anche una coorte di «mostri» (l'orco, gli uccelli guerrieri) rubacchiando anche dai cartoni animati. In altre parole, ha messo su un monumentale pastrocchio. Che non poteva non urtare non solo i nostalgici dei classici film-spada, ma che del 'Signore degli anelli' hanno sempre ammirato la grande costruzione narrativa. E allora il consiglio è: dimenticate i classici, godetevi lo spettacolone ampio, fastoso, visivamente sempre fascinoso. Una storia talmente staccata dall'originale che potrebbe anche finir bene. Anche se così non finisce." (Giorgio Carbone, 'Libero', 13 marzo 2014)

"Una storia raccontata mille volte, quasi sempre meglio, immersa nel fantastico e più ancora nel kitsch, sotto il bombardamento del digitale. Il bel Keanu Reeves rotea lo spadone tra creature mostruose, mentre la platea divora i popcorn." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 20 marzo 2014)