3 colpi di Winchester per Ringo

ITALIA 1966
Ringo e Frank, inseparabili ed implacabili pistoleri del Texas, dopo aver salvato dai banditi Jane Walcom, figlia del proprietario di un saloon, della quale sono entrambi innamorati, decidono di dividere i loro destini. Dopo aver sposato Jane, Ringo si stabilisce nella città della quale diviene anche sceriffo. Qualche tempo dopo, nel corso di una missione contro una banda di sudisti datisi al brigantaggio, Ringo, rimasto cieco, viene ricondotto al villaggio da Frank che capitanava i banditi e che prende il suo posto di sceriffo. Ma Frank, segretamente legato ai loschi interessi del banchiere Daniels, per incarico di questi inizia una persecuzione ai danni dell'ex amico. Lo sceriffo ed il banchiere vorrebbero impadronirsi di certe azioni minerarie nascoste da Ringo, e per costringerlo a parlare, prendono come ostaggio sua moglie e suo figlio. Ma Ringo, che nel frattempo ha riacquistato la vista, inizia la sua vendetta. Nello scontro Frank verrà ucciso da Daniels e questi cadrà sotto i colpi del Winchester di Ringo.
SCHEDA FILM

Regia: Emimmo Salvi

Attori: Gordon Mitchell - Frank Sanders, Mickey Hargitay - Ringo Carson, Milla Sannoner - Jane Walcom, Ivano Staccioli - Daniels, Spartaco Conversi - Tom, Dante Maggio - Walcom, Margherita Horowitz - Signora Carson, Amedeo Trilli, Willy Miniver, Nino Fuscagni

Soggetto: James Wilde Jr.

Sceneggiatura: Ambrogio Molteni, Emimmo Salvi

Fotografia: Mario Parapetti

Musiche: Armando Sciascia

Montaggio: Cesare Bianchini

Scenografia: Aldo Marini

Costumi: Marinella Giorgi

Altri titoli:

3 Bullets for Ringo

Three Graves for a Winchester

Durata: 100

Colore: C

Genere: WESTERN

Specifiche tecniche: TOTALSCOPE EASTMANCOLOR

Produzione: FRANCESCO MANNOCCHI PER PROFILMS

Distribuzione: ITALIAN INTERNATIONAL

CRITICA
"Il film, un western di realizzazione italiana, non vanta qualità particolari sia per quel che riguarda gli elementi del linguaggio (soprattutto l'ambientazione e le scenografie sono assai modeste) sia per la costruzione narrativa, piuttosto rozza e troppo inverosimile." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 60, 1966)