Nicoletta Rizzi

MILANO (Italia), 1 gennaio, 1940

MILANO (Italia), 17 gennaio, 2010

Attrice. Molto attiva in teatro, approda al cinema alla fine degli anni Sessanta per interpretare la giovane Nicoletta in "Grazie zia", opera prima di Salvatore Samperi, che l'anno successivo la vuole anche nel cast di "Cuore di mamma". Il successo però arriva soltanto nel 1971 quando viene scelta per sostituire Patty Pravo nel ruolo della misteriosa biologa/extraterrestre protagonista dello sceneggiato televisivo "A come Andromeda" diretto da Vittorio Cottafavi e interpretato da Tino Carraro e Paola Pitagora. Le cinque puntate della serie incollano davanti allo schermo quasi diciassette milioni di telespettatori e rendono l'attrice un'icona sexy del cinema italiano. L'anno successivo Valerio Zurlini la sceglie per il ruolo di Elvira in "La prima notte di quiete", a fianco a Alain Delon, Giancarlo Giannini e Alida Valli. Nel corso degli anni Settanta alterna il cinema alla televisione prestando il suo volto a molte delle protagoniste degli sceneggiati Rai come "La rosa bianca", "La rete", "L'edera", "Jekyll" e il popolarissimo "Nero Wolfe". Nel 1975 appare per l'ultima volta sul grande schermo in "Milano: clan dei calabresi" di Giorgio Casorati e a quattro anni dopo risale l'ultima interpretazione televisiva in "Astuzia per astuzia". Insieme ad altri attori dà vita alla S.A.I. (Società Attori Italiani) che alla fine degli anni Settanta si trasforma nel Sindacato Attori, di cui l'attrice ricopre la carica di Segretario Generale fino alla morte.