Gianfranco Barberi

TORINO (Italia)

Regista. Esordisce verso la metà degli anni Sessanta nel cinema 'underground' torinese con il suo primo Super8 alla rassegna del New American Cinema. È tra i fondatori del New Italian Cinema. Sempre in quegli anni collabora con alcune riviste di critica cinematografica come "Ombre Rosse" diretta da Goffredo Fofi e "Cinema&Film" di Adriano Aprà. Dal 1969 al 1978 vive a Roma e lavora come sceneggiatore per il cinema e la televisione. L'incontro con Mario Bava dà il via a un sodalizio: insieme scrivono diversi soggetti e sceneggiature, tra cui "Ecologia per un delitto" (1971) e "Shock" (1977). Nel 1974 scrive per la Rai il soggetto per lo sceneggiato "Molto presto di mattina", realizzato qualche anno dopo per la regia di Salvatore Nocita. Collabora anche per la televisione tedesca per la quale co-sceneggia un docu-film sulle occupazioni delle case alla Magliana di Roma; produce e dirige un docu-film sulla Turchia all'indomani del colpo di Stato del 1972. Tornato a Torino nel 1980, realizza alcuni documentari di carattere sociale per l'amministrazione pubblica e per Rai Tre. Nel 1984 insieme a Marco Di Castri, fonda la società di produzione Cataloga con la quale realizza diversi documentari sull'arte contemporanea, instaurando una lunga collaborazione con il Museo d'Arte Contemporanea del Castello di Rivoli e il Centre Georges Pompidou di Parigi. Copie dei video realizzati con Cataloga sono stati acquistati da diversi istituzioni museali internazionali (a Los Angeles, New York, Montréal, Toronto, Perth, Parigi, Brou, Bruxelles, Porto Alegre). Nel 1992, incaricato dall'Ente Colombo, realizza sempre insieme a Marco di Castri, 40 'clips' sul tema della storia della nave e della navigazione per il padiglione Italia all'Expo di Genova. Nel 1996 realizza "Felice Casorati-conversazioni" in occasione della mostra dedicata all'artista torinese a Palazzo Bricherasio di Torino; nel 1998 "Coprire per riscoprire" sulla mostra di Christo e Jean-Claude nello stesso Palazzo; nel 1999 inizia a collaborare con RaiSatArt e realizza due video su Basserode e Mainolfi. Dal 1999 al 2002 è stato responsabile del Concorso Doc. del Torino Film Festival. Tra i suoi lavori si ricordano: "Memorie del presente" (1978), "L'ombra del giorno" (1982), "Ouverture" (1984), "Now I Know Snow" (1986), "Joseph Beuys. A New Idea of Art" (1987), "Claes Oldenburg. Il corso del coltello" (1987), "L'abito della rivoluzione" (1988), "Michelangelo Pistoletto. I Have a Mirror, You Have a Mirror" (1988), "Jean Tiguely" (1988), "Jannis Kounellis. Bisogna avere una certezza immobile come una stella" (1989), "Mario Merz. Terra elevata" (1990), "Claudio Parmiggiani. Una scultura" (1991), "Ritratto di un amico" (2000), "Mimmo Jodice: lo sguardo della mente" (2001), "Requiem" (2003).