L'Oklahoma delle “grandi pianure”, dove in estate il caldo è soffocante. Beverly e Violet Weston (Shepard e Streep) portano avanti stancamente il loro lungo matrimonio. Lui, poeta e professore, beve. Lei s'impasticca come se non ci fosse un domani. All'improvvisa sparizione dell'uomo, la casa tornerà a riempirsi: le tre figlie (Roberts, Nicholson, Lewis), ormai lontane una con le altre, si ritrovano nel luogo dove sono cresciute. Una alle prese con il matrimonio agli sgoccioli, l'altra (apparentemente) ancora sola, e la terza, la svampita, accompagnata da un cialtrone che le ha promesso mari e monti. Verrà tutto a galla, anche le cose più insospettabili di un passato che sembrava sepolto.
John Wells riunisce un cast di stelle per portare sullo schermo la pièce premiata con il Pulitzer di Tracy Letts (anche autore, tra gli altri, di Killer Joe e senatore Lockhart nel serial Homeland). Nella migliore tradizione dei film-teatrali, August: Osage County affida alla parola e agli stati d'animo i cambi di ritmo di un racconto solido e strutturato. Facilitato, in questo, dalla verve di attori straordinari: oltre alla Streep e alla Roberts – candidate all'Oscar – rubano la scena i comprimari di lusso, come la zia Margo Martindale, lo zio Chris Cooper e il cugino Benedict Cumberbatch.