Claude Lherminier ha poco più di 80 anni. Ma non ha ancora perso charme e presenza. Elegante nel suo completo di lino, lo incontriamo a bordo di un aereo diretto in Florida. A Miami, per la precisione: l’uomo ha deciso di andare a trovare la figlia più giovane, Alice, sposata con un americano e ormai trasferitasi lì. Ma torniamo un attimo indietro, alle settimane precedenti il viaggio: Claude è nella sua casa immersa nel verde, sullo specchio del bagno appunta brevi promemoria per non dimenticare le cose, in più ogni giorno rende la vita impossibile alla signora che si occupa di lui. Sì, perché Claude ormai ha difficoltà a ricordare, ma non ha dimenticato come si fa a stare sempre al centro dell’attenzione. Lo sa bene Carole, la figlia più grande, madre single di un ragazzo di 20 anni che, oltre a doversi preoccupare del lavoro e della sua vita sentimentale, è l’unica rimasta a prendersi cura del padre. E Claude fa di tutto per non passare inosservato (finge cadute, nasconde l’orologio e poi sostiene gli si sia stato rubato), soprattutto si impegna a non ricordare ciò che potrebbe farlo smettere di andare avanti.

Dopo Molière in bicicletta Philippe Le Guay si concentra sull’incapacità di razionalizzare il dolore (o sulla volontà di opporsi ad esso con tutte le forze): Claude – che Rochefort interpreta con la solita, incredibile maestria – è un uomo che deve fare i conti con continui vuoti di memoria, che ogni giorno si sveglia e come prima cosa vorrebbe sentire la figlia ormai lontana, dicendo a tutti che Alice tornerà presto a trovarlo, perché tra poco è il suo compleanno. È un incessante andirivieni tra i ricordi (quelli veri) e il presente (quello spesso immaginato) di Claude, che la figlia Carole cerca di accudire come meglio può. Ma è nell’assenza di Alice, nell’ostinazione a voler bere solo il succo con le arance della Florida, nel non voler ricordare che cosa accadde realmente alla figlia che comprendiamo fino in fondo quest’uomo. Un film su quello che resta. E sull’impossibilità di dimenticare chi non c’è più.