È un action-thriller spagnolo il film d’apertura delle Giornate degli Autori a Venezia 72, il racconto di poche, frenetiche ore nella vita di Carlos, funzionario di banca, che vede sconvolta la propria routine quando una mattina qualunque, mentre si appresta ad accompagnare i bambini a scuola, la voce di uno sconosciuto al telefono lo informa della presenza di una bomba all’interno della sua automobile. Per evitare l’esplosione, Carlos è dunque costretto a racimolare in breve tempo un’enorme somma di denaro da versare sul conto del misterioso ricattatore, ma la sua giornata di ordinaria follia è appena all’inizio.

Opera prima del regista Dani De La Torre, El Desconocido - Retribution sembra una produzione statunitense a tutti gli effetti, vuoi per l’ottima fattura, tra cui spicca la bella fotografia desaturata, vuoi per il perfetto mestiere della regia che tiene incollato lo spettatore alle vicende dello sfortunato protagonista pur in una dimensione claustrofobica (l’intero film si svolge all’interno della vettura incriminata) e che, con le dovute cautele del caso, ricorda il cinema di Michael Mann laddove riesce a far coincidere tempo dell’azione e tempo del racconto. Straordinari un paio di piani-sequenza posti intorno a tre quarti di film utili a dare respiro a una vicenda tesissima e, infine, una riflessione non banale sui mostri, sociali e non, creati dalla speculazione finanziaria odierna. Quando si dice che il cinema di genere, a volte, è più efficace di quello d’autore nell’offrire un’analisi della realtà.