Calcolo infinitesimale è anche il titolo del romanzo di successo dello scrittore Roberto Pistis (Luca Lionello), ritiratosi in solitudine sull’isola di Stromboli dopo una gioventù trascorsa all’insegna della fama. La sua vita tranquilla, trascorsa tra aforismi, la quiete del mare e la serenità dell’isola siciliana, viene all’improvviso sconvolta dall’arrivo di Valeria Hostis (Stefania Rocca), giornalista decisa a mettere nero su bianco la vita e i retroscena del famoso scrittore agli occhi dei più scomparso. Tra i due nasce un’intesa vissuta su continui giochi, rimandi maliziosi, tranelli, appostamenti e inganni.

Enzo Papetti e Roberto Minini-Meròt mettono in scena  un film sospeso tra romanticismo e dramma. I personaggi sono chiamati a continui ribaltamenti di ruoli, sì da riportare lo spettatore alla massima di apertura del film: “Essere sinceri è una virtù, mentire un’arte”. Con una prevalenza degli interni, Calcolo infinitesimale è un film che mira a narrare nel profondo due interessanti personaggi dei quali sino a metà film si crede di saper tutto per poi ritrovarsi catapultati in un nuovo prologo. Lo script, sempre a cura dello stesso Papetti, diverte e si rivela in grado di risollevare le sorti della trama proprio quando sembra ormai data per scontata.

L’interpretazione dei due protagonisti risulta gradevole, seppur a tratti troppo impostata e irrigidita dal bisogno di immedesimarsi nel ruolo. Simpatici i pochi frammenti che vedono la coppia impegnata in giochi di seduzione e piccanti prove, che presentano una sempre bella Stefania Rocca in veste sensuale e insolita. Le musiche di Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura accompagnano minuziosamente l’evolversi dei personaggi e della trama. Le suggestive location contribuiscono a mostrare invece un ampio quadro di uno spaccato tipicamente siculo e meridionale, isolano. Interessante il montaggio alternato, sempre a cura dei registi, che presenta sequenze di tranquilla vita quotidiana condotte dal protagonista sull’isola di Stromboli bruscamente interrotte da eruzioni vulcaniche atte a rappresentare l’arrivo nella sua vita di una donna frenetica ed energica, appunto vulcanica: Valeria Hostis.