Life Itself

3.5/5
In sala il doc di Steve James sul grande critico cinematografico Roger Ebert. Da vedere

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USA 2014
Il giornalista e sceneggiatore Roger Ebert (scomparso nel 2013) è stato uno dei più rinomati critici cinematografici americani, il primo a vincere il Premio Pulitzer. L'avventura della sua vita, l'amore per la settima arte e il controverso rapporto con il mondo del giornalismo vengono raccontati senza trascurare i lati oscuri come la lotta contro la dipendenza da alcol.
SCHEDA FILM

Regia: Steve James (II)

Attori: Roger Ebert - Se stesso, Martin Scorsese - Se stesso, Werner Herzog - Se stesso, Ava DuVernay - Se stessa, Errol Morris - Se stesso, Ramin Bahrani - Se stesso, Chaz Ebert - Se stessa, Marlene Iglitzen - Se stessa, A.O. Scott - Se stesso, William Nack - Se stesso, Gene Siskel - Se stesso (immagini di repertorio

Fotografia: Dana Kupper

Musiche: Joshua Abrams

Montaggio: Steve James (II), David E. Simpson

Durata: 118

Colore: C

Genere: BIOGRAFICO DOCUMENTARIO

Produzione: STEVE JAMES, ZAK PIPER, GARRETH BASCH PER CNN FILMS, FILM RITES, KARTEMQUIN FILMS

Distribuzione: I WONDER PICTURES (2015)

Data uscita: 2015-02-19

TRAILER
NOTE
- TRA I PRODUTTORI ESECUTIVI FIGURANO ANCHE MARTIN SCORSESE E STEVEN ZAILLIAN.
CRITICA
"Vita e opere, successi e coraggio del leggendario Roger Ebert (1942-2013). «Il cine-critico più influente d'America» nonché il primo a vincere il Pulitzer, per 46 anni al Chicago Sun-Times, quotidiano popolare e radical. Ma soprattutto conduttore in tv, con il collega e rivale Gene Siskel, dell'epocale 'Siskel & Ebert at the Movies'. Perfetto anello di congiunzione tra cultura alta e popolare, per anni Ebert e Siskel hanno battibeccato e talvolta litigato con linguaggio semplice e diretto, ma anche consapevole e motivato, generando un vero fenomeno (e mettendo in crisi i critici togati). (...) Strazianti le scene di malattia, in cui Ebert sorride luminoso anche se ormai è senza mandibola. Cinema, vita, scrittura: un esempio." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 19 febbraio 2015)

"(...) è un film pieno di amore: per le persone e per il cinema, che il critico viveva come un apparato metaforico capace di farti comprendere meglio il mondo e il prossimo. Tanto che, pur privato della possibilità di parlare a causa della malattia, non rinunciò all'attività critica sul suo sito web fino al termine della vita." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 19 febbraio 2015)

"II documentario di James, prodotto da Martin Scorsese, restituisce di Ebert la straordinaria vitalità, intelligenza e libertà di spirito." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 19 febbraio 2015)

"Incredibile. Negli Stati Uniti i critici cinematografici sono presi sul serio. E a volte perfino venerati. Come Roger Erbert (...) a cui è dedicato questo documentario. Che forse potrà interessare agli addetti ai lavori. Di sicuro non al pubblico per così dire normale, almeno a quello italiano. Che le critiche non le legge proprio, oppure fa, giustamente, l'esatto contrario di quanto gli viene suggerito." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 19 febbraio 2015)