Nick Cave - 20,000 Days on Earth

GRAN BRETAGNA 2014
Tra finzione e realtà, il doc racconta in una "giornata immaginata" della vita del musicista Nick Cave. I 20.000 giorni sulla terra cui si riferisce il titolo del film sono quelli della vita di Cave, rockstar e scrittore di culto, icona della musica rock internazionale. I due registi, prendendo spunto da un'annotazione scribacchiata da Cave nel suo diario - l'artista scopriva infatti di aver raggiunto i 20.000 giorni di vita - hanno ripreso in totale libertà la vita privata e pubblica del loro "attore", per tracciare un ritratto intimo e profondamente sincero del suo processo artistico.
SCHEDA FILM

Regia: Iain Forsyth, Jane Pollard

Attori: Nick Cave - Se stesso, Susie Cave - Se stessa, Warren Ellis - Se stesso, Darian Leader - Se stesso, Ray Winstone - Se stesso, Blixa Bargeld - Se stesso, Kylie Minogue - Se stessa, Arthur Cave - Se stesso, Earl Cave - Se stesso, Thomas Wydler - Se stesso, Martyn Casey - Se stesso, Conway Savage - Se stesso, Jim Sclavunos - Se stesso, Barry Adamson - Se stesso, George Vjestica - Se stesso

Sceneggiatura: Jane Pollard, Iain Forsyth, Nick Cave

Fotografia: Erik Wilson

Musiche: Warren Ellis, Nick Cave

Montaggio: Jonathan Amos

Scenografia: Simon Rogers

Durata: 95

Colore: C

Genere: BIOGRAFICO MUSICALE DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: ARRI ALEXA (1:2.35)

Produzione: JW FILM, CORNICHE PICTURES, BRITISH FILM INSTITUTE (BFI), FILM4, PULSE FILMS

Distribuzione: NEXO DIGITAL

Data uscita: 2014-12-02

TRAILER
NOTE
- PRESENTATO AL 32° TORINO FILM FESTIVAL (2014) NELLA SEZIONE 'FESTA MOBILE/RITRATTI D'ARTISTA'.
CRITICA
"Sembra una detective story in cui la voce narrante coincide con l'enigma. Il principe delle tenebre Nick Cave, genio del post-punk filmato appena ventenne come sciamanica rock star dal Wenders de 'Il cielo sopra Berlino', è protagonista e narratore di questo brillante documentario firmato da due noti videoartisti australiani. Girato come una fiction (...), ci racconta di un bambino stregato dal padre patito di Nabokov, di un giovane ex tossico frequentatore di chiese e di un maturo musicista fissato con la trasformazione (...). La cava di Cave è una stanza piena di terrore, humour e canzoni che «quando le capisco... non sono più importanti». I fan adoreranno. Gli altri... pure." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 8 gennaio 2015)