Andiamo a quel paese

3/5
Si ride davvero con Ficarra e Picone, tra crisi e pensioni: promosso con riserve

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ITALIA 2014
Salvo e Valentino sono due amici siciliani che hanno perso il lavoro. Per questo decidono di abbandonare la grande città per tornare a Monteforte, il loro piccolo paese d'origine, dove la vita è più facile e, soprattutto, più economica. L'impatto con un contesto tanto diverso da quello che si erano immaginati è piuttosto sconcertante, ma ben presto troveranno modo di trarne beneficio: il paese è perlopiù abitato da anziani e gli anziani hanno la pensione, quindi perché non trasformarlo in una specie di ospizio improvvisato? Sulle prime tutto sembra andare per il meglio e gli affari fioriscono, ma poi, a causa di una sfortunata e improbabile serie d'incidenti mortali, i vecchi sopravvissuti si convincono di essere stati colpiti dal malocchio e se ne vanno. L'unica che non vuole cedere al ricatto della superstizione è Lucia, l'anziana zia della moglie di Salvo, che pur di aiutare le sua famiglia arriverà ad accettare di sposare Valentino, così da garantire loro l'agognata sicurezza economica, grazie alla sua pensione, anche quando non ci sarà più! Nonostante il gran riserbo tenuto sulla faccenda, ben presto a Monteforte la notizia si sparge e alcuni esponenti della comunità gridano allo scandalo...
SCHEDA FILM

Regia: Salvo Ficarra, Valentino Picone

Attori: Salvo Ficarra - Salvo, Valentino Picone - Valentino, Tiziana Lodato - Donatella, Lily Tirrinnanzi - Zia Lucia, Fatima Trotta - Roberta, Ludovico Caldarera - Carmelo, Mariano Rigillo - Padre Benedetto, Francesco Paolantoni - Brigadiere, Nino Frassica - Brigadiere, Maria Vittoria Martorelli - Adele

Soggetto: Salvo Ficarra, Valentino Picone, Fabrizio Testini, Edoardo De Angelis, Devor De Pascalis

Sceneggiatura: Salvo Ficarra, Valentino Picone, Fabrizio Testini, Edoardo De Angelis, Devor De Pascalis

Fotografia: Roberto Sforza

Musiche: Carlo Crivelli

Montaggio: Claudio Di Mauro

Scenografia: Paola Bizzarri

Costumi: Cristina Francioni

Suono: Mario Iaquone - presa diretta

Durata: 90

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: DCP

Produzione: ATTILIO DE RAZZA PER TRAMP LIMITED, IN COLLABORAZIONE CON MEDUSA FILM, MEDIASET PREMIUM

Distribuzione: MEDUSA

Data uscita: 2014-11-06

TRAILER
NOTE
- FILM DI CHIUSURA ALLA IX EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA (2014).
CRITICA
"Quarta regia (e co-interpretazione) della coppia comica composta da Salvatore Ficarra e Valentino Picone, la cui notorietà proviene da 'Striscia la notizia' e dalla palestra di 'Zelig'. L'aspetto più interessante risiede non tanto nell'aspetto sul quale il film fa comicità, quanto nella modalità. (...) Accanto al regionale seme farsesco che riproduce la dinamica tra Franco (Salvo) e Ciccio, il film ne contiene un altro: quello sordiano, del Sordi più antieroico e pusillanime ('Piccola posta', per esempio). Ma la suggestione, appena sfiorata, è lasciata cadere in nome una ricomposizione più ecumenica e meno urtante." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 6 novembre 2014)

"La farsa regge finché lo scherzo è piacevole, ma essendo una comica commedia, tutto si giustifica. Piccolo e innocuo film sulle amarezze di quotidiana attualità, 'Andiamo a quel paese' ha inspiegabilmente chiuso l'ultimo Festival Internazionale del film di Roma: sottolineando 'internazionale'. Per il resto, qualche risata è concessa." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 6 novembre 2014)

"Piacerà anche a qualcuno che non ama alla follia il duo Ficarra e Picone, non ha amato i loro film precedenti e li gradisce al massimo solo negli sketch tv. Qui vanno decisamente bene. Hanno una storia che funziona e una bella schidionata di gag (i riferimenti all'attualità anche politica non vanno a vuoto)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 6 novembre 2014)

"Non per fare gli esterofili, ma crediamo che Ficarra e Picone impastando «Andiamo a quel paese» con la loro sicilianità stralunata abbiano stavolta sorpassato le corazzate romanesco-napoletane. Sulla base dei continui contrasti della coppia comica il furbo e lo (apparentemente) scemo costruiscono l'esile ma rilassante favola di Monteforte dove, al termine di una girandola di peripezie mai esasperate, le femmine concupite e corteggiate diventeranno le vecchiette. (...) L'erotismo para-necrofilo è lo spunto migliore di un film che, al netto di una superflua storiella romantica, diverte e rilassa senza mai accettare le forche caudine del solito riciclaggio di volgarità. I due compari hanno avuto anche il fiuto d'affidarsi a comprimari del livello di Paolantoni, Frassica e soprattutto l'evergreen Rigillo." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 20 novembre 2014)