Sarà un paese

ITALIA 2013
Sulle tracce dell'eroe fenicio Cadmo, cui il mito attribuisce l'introduzione in Grecia dell'alfabeto, Nicola, trentenne e incerto sul futuro, e il fratello di dieci anni Elia, intraprendono un viaggio in Italia alla ricerca di un nuovo linguaggio, per la necessità di ridare i nomi alle cose e restituire alle parole un senso. Nel loro peregrinare, registrando volti e luoghi realtà dolorose e memorie storiche, la strada diventa percorso di formazione e insieme di esplorazione immaginaria. Al confine tra documentario e finzione, il film racconta le speranze del Paese che sarà.
SCHEDA FILM

Regia: Nicola Campiotti

Attori: Elia Saman, Graziella Marota, Matilde Gardini, Serge Latouche, Sista Bramini, Gianluca Foresi, Raffaele Guarna Assanti, Anok Deb, Greta Fink

Soggetto: Nicola Campiotti

Sceneggiatura: Nicola Campiotti, Antonia Paolini - collaborazione

Fotografia: Leone Orfeo

Musiche: Stefano Lentini

Montaggio: Enrica Gatto

Scenografia: Maria Toesca

Suono: Simone Costantino

Altri titoli:

Country That Will Be

Durata: 77

Colore: C

Genere: DOCUFICTION

Produzione: SERGIO SCAPAGNINI PER INDRAPUR CINEMATOGRAFICA

Distribuzione: DISTRIBUZIONE INDIPENDENTE (2014)

Data uscita: 2014-11-20

TRAILER
NOTE
- RICONOSCIUTO FILM DI INTERESSE CULTURALE NAZIONALE DAL MIBAC.

- IL COMITATO ITALIANO PER L'UNICEF SOSTIENE IL FILM PER L'ALTO VALORE DEL MESSAGGIO CONTENUTO.
CRITICA
"Scelto e sostenuto da UNICEF Italia per l'odierna Giornata Mondiale dell'Infanzia, un lungo viaggio per i grandi temi dell'Italia contemporanea è confluito nel primo e brillante esordio di Nicola Campiotti (figlio virtuoso di Giacomo) che si mette in gioco (e in viaggio) accanto a un bimbo di 8 anni, il prodigioso Elia Saman. L'idea è quella di raccontare il nostro Paese, tra contraddizioni e speranze, dal punto di vista dei piccoli. Per farlo Campiotti adotta una mescolanza stilistico/narrativa fra teatro, fiction e documentario portando fisicamente e mentalmente Elia a contatto con questioni come il lavoro, l'ambiente, il coraggio di rischiare, la politica, la malattia, la diversità e la morte. Ne è uscito un piccolo grande miracolo che osserva i possibili futuri del Belpaese con uno sguardo originale. Da vedere insieme ai figli." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 20 novembre 2014)