Io Rom Romantica

ITALIA 2014
Gioia è una ragazza rom di 18 anni che vive a Torino con la sua famiglia e che è nata in Italia ma, per motivi burocratici, non può ottenere la cittadinanza. Suo padre Armando è angosciato perché, a differenza delle sue cugine già mogli e madri a 14 anni, alla sua età Gioia è ancora zitella e si comporta come una gagè, ossia una non rom. Per gli italiani, però, lei è e resta solo una zingara. Gioia si ritrova così doppiamente emarginata e la sua vita appare senza prospettive. Fino a quando, spinta dall'amica Morena, Gioia decide di partecipare al casting per una pubblicità. Sul set, Gioia scopre qual è il suo vero sogno: diventare una regista...
SCHEDA FILM

Regia: Laura Halilovic

Attori: Claudia Ruza Djordjevic - Gioia, Marco Bocci - Alessandro, Antun Blazevic - Armando, Dijana Pavlovic - Veronica, Lorenza Indovina - Donna in macchina, Giuseppe Gandini - Enrico, Zema Hamidovic - Nonna, Sara Savoca - MORENA, Simone Coppo - Elvis, Bogdan Caldarar - Adriano, Giorgio Bezzecchi - Tomas, Marius Cirpaci - Steve, Brandon Ahmetovic - Tony, Mirabella Carpaci - Moglie di Tony, Sara Carpaciu - Hanuma, Alexandra Constantin - Stella

Sceneggiatura: Laura Halilovic, Silvia Ranfagni, Valia Santella

Fotografia: Tommaso Borgstrom

Montaggio: Cristina Flamini

Scenografia: Marcello di Carlo

Costumi: Enrica Iacoboni

Suono: Vito Martinelli

Altri titoli:

La Rom Romantica

Durata: 80

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: MARIO GIANANI, LORENZO MIELI PER WILDSIDE IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA

Distribuzione: GOOD FILMS

Data uscita: 2014-07-24

TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DELL'AUTORITÀ GARANTE PER L'INFANZIA E L'ADOLESCENZA, IN CO-PRODUZIONE CON SCCA/PRO.BA.
CRITICA
"Nell'estate 2009 (...) Raitre trasmise il delizioso documentario di una 19enne, 'Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen'. Fu una rivelazione. Il talento della Halilovic era prepotente e così la sua urgenza. Nessuno aveva ancora raccontato quel mondo da dentro, almeno in Italia. Cinque anni dopo la regista ha (finalmente) fatto della sua storia un film vero e proprio. Onore al merito, anche di chi lo ha prodotto. Più che un passo avanti però questo è un passo di lato. Chi non conosce il docu originario apprezzerà la freschezza, il tono spigliato, un certo rigore (i dialoghi spesso in romané), e la capacità di reinventare la propria ribellione divertendosi. (...) Il tutto mantenendo uno sguardo complice e affettuoso sulla propria famiglia. Qualcosa però non funziona e malgrado la simpatia dell'insieme e la bellezza fuori dal comune (in tutti i sensi) della protagonista il film resta un po' a metà del guado, come se fosse tirato in più direzioni insieme. Il cinema italiano vuole aprirsi. Ma deve farlo meglio e più in fretta." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 24 luglio 2014)

"Che ci fa una Rom romantica a Roma? Per saperlo bisogna vedere il film di Laura Halilovic. (...) Bisogna partire da Torino, anzi da Falchera dove vive Gioia Tracovic. (...) Laura Halilovic non ha alcuna intenzione di cedere al melodramma, tantomeno alla tragedia, lascia quindi che Gioia abbia le sue innocenti scappatelle fatte solo di una crescente voglia di fare cinema. Quando poi mette le mani sul dvd di 'Manhattan' di Woody Allen la convinzione diventa ancora più profonda. Il film di Woody era tutto giocato sulla perdita dell'amore e si chiude con Mariel Hemingway che parte per Londra e lo invita a nutrire un po' di fiducia nelle persone, frase che viene citata anche in questo film. Ecco il grande sogno è Allen (che già era stato involontario protagonista di un documentario del 2009 di Laura Halilovic 'Io la mia famiglia e Woody Allen') (...). Una commedia quindi, che non raggiunge neppure lontanamente i toni e la vivacità di Woody, anche perché punta quasi in direzione altra, un po' come fosse una favola con una Cappuccetto rosso che cammina in un bosco lastricato di petali di fiori di pesco, anche se noi sappiamo che in giro stanno i lupi. (...) Insomma, si può essere insofferenti nei confronti delle regole e delle tradizioni, ma è molto difficile cambiare direzione. Anche perché i gagè, i non Rom, possono esercitare un loro fascino, ma spesso si rivelano delle figure mediocri. 'Stiamo facendo tutto questo casino per un documentario?' chiede Gioia a un cialtrone che vorrebbe approfittare delle idee della ragazza per proporre l'ennesimo sguardo di pelosa comprensione e buona coscienza. Esattamente quello che cerca di evitare Halilovic che si affida pertanto al sorriso freschissimo e accattivante di Claudia Ruza Djordjevic, capace di offrire la magnifica spontaneità di una ragazza. Accanto a lei troviamo mamma Dijana Pavlovic, oltre a presenze Rom, e qualche interprete gagè come Marco Bocci chiamato a fare il belloccio, pure se il suo rapporto con Gioia rimarrà sempre sotto controllo. E Francesca Indovina che deve cucirsi addosso l'ingrato ruolo di chi non sopporta gli stranieri e i Rom." (Antonello Catacchio, 'Il Manifesto', 24 luglio 2014

"L'esordio della regista Rom Laura Holilovic è una chiara autobiografia, ove le atmosfere e i dialoghi Rom sono più suggestivi di quelli italiani. Che poco ci vuole. Originale benché fragile." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 24 luglio 2014)

"Spiacerà a chi magari s'aspetta qualcosa di fresco e nuovo. E soprattutto un occhio non convenzionale sul mondo rom. Ma la 25nne regista ha molto da imparare. Quello che mette in scena sono rimasticature di altre commedie (soprattutto americane) sulle minoranze etniche." (Giorgio Carbone, 'Libero', 24 luglio 2014)