The Vatican Tapes

1.5/5
Horror demoniaco derivativo e fondamentalmente inutile. D'altra parte, se hai Michael Pena e Djimon Hounsou con la talare...

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USA 2014
Il momento della battaglia definitiva tra bene e male, tra Dio e Satana, è arrivato. Angela Holmes ha 27 anni e conduce una vita ordinaria, finché non iniziano a accadere degli eventi inquietanti: la sua presenza crea un effetto devastante su chiunque le stia vicino, causandone spesso anche la morte. Il sospetto è che la donna sia posseduta da un demone. I più esperti preti esorcisti del Vaticano proveranno a esorcizzarla, ma scopriranno di dover lottare contro un'antica forza satanica più potente di quanto si possa immaginare...
SCHEDA FILM

Regia: Mark Neveldine

Attori: Olivia Taylor Dudley - Angela, Michael Peña - Padre Lozano, Dougray Scott - Roger Holmes, Djimon Hounsou - Vicario Imani, Peter Andersson - Cardinale Mattias Bruun, Kathleen Robertson - Dott.ssa Richards, John Patrick Amedori - Pete, Michael Paré - Detective Harris, Noemi Gonzalez - Maria, Cas Anvar - Dottor Fahti, Alex Sparrow - Dottor Kulik, Jarvis W. George - Detective Simmons, Sam Upton - Mason, Alex Corrado - Vescovo Saldano, Montanna Gillis - Jackie, Ashley Gibson - Ashley, Chance Lang - Brad

Soggetto: Christopher Borrelli, Chris Morgan

Sceneggiatura: Christopher Borrelli, Michael C. Martin

Fotografia: Gerardo Mateo Madrazo

Musiche: Joseph Bishara

Montaggio: Eric Potter

Scenografia: Jerry Fleming

Costumi: Lindsay McKay

Effetti: James McQuaide

Durata: 91

Colore: C

Genere: THRILLER HORROR

Produzione: TOM ROSENBERG, GARY LUCCHESI, RICHARD WRIGHT, CHRIS MORGAN, CHRIS COWLES PER H2F ENTERTAINMENT, LAKESHORE ENTERTAINMENT, LIONSGATE

Distribuzione: MIDNIGHT FACTORY (2016)

Data uscita: 2016-01-07

TRAILER
NOTE
- TRA I PRODUTTORI ESECUTIVI FIGURA ANCHE CHRISTOPHER BORRELLI.
CRITICA
"Da decenni il sottogenere orrorifico dell'esorcismo continua a mietere vittime - tra le ragazze e soprattutto tra gli spettatori - ma lo fa in modo sempre più fiacco. Malgrado l'uso degli immancabili jump-scare ed effetti sonori assordanti, sommati ai contorsionismi e ai riti esorcistici di repertorio, 'The Vatican Tapes' non fa mai paura. C'è una cosa, però, che fa piuttosto ridere: i demoni non sanno che, quando prendono possesso di giovani bionde, le telecamere di sorveglianza riprendono il loro malefico ectoplasma. Nessun timore di cose sacrileghe, comunque: se di blasfemia il film è colpevole non lo è in senso religioso, ma soltanto cinematografico." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 7 gennaio 2016)

"(...) il confronto tra cronaca e finzione è impietoso: s'intende, per la cronaca. Qui siamo nei territori dell'horror per educande a sfondo (labilmente) teologico, che frulla l'Apocalisse giovannea, le profezie di Nostradamus e la cialtronaggine hollywoodiana come ci saremmo volentieri risparmiati (...). (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 7 gennaio 2016)

"(...) Mark Neveldine realizza un horror esorcistico a basso budget che parte male e finisce bene. Quasi benissimo. Interessante infatti un'escalation demoniaca di tale apocalittica potenza da far impallidire quello storico Pazuzu de 'L'esorcista' in grado di parlare in edizione italiana con la voce di Laura Betti. Molto brava la trentenne protagonista. Saremmo curiosi di vedere un eventuale secondo capitolo." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 7 gennaio 2016)

"I 'Vatican Tapes' sarebbero i nastri che registrano gli esorcismi. Dicono che sono custoditi in Vaticano e documentano pure che faccia ha il diavolo. Sarà. (...) Piacerà inaspettatamente. Perché dall'epoca dell' 'Esorcista' (cioè da 40 anni) è difficile trovare un film sulle possessioni che valga una cicca. Nei casi migliori, ottime partenze ma deludenti finali. Questo non delude. Perché è partito da un bel soggetto di Borrelli e di Martin che per inchiodarti alla poltrona non ha bisogno di FX ." (Giorgio Carbone, 'Libero', 7 gennaio 2016)

"Che delirio. Un pastrocchio pseudo-horror che riciccia tutti gli effettacci legati alle straviste diaboliche presenze. (...) Con comicità involontaria in agguato." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 7 gennaio 2016)