Marciapiedi della metropoli

St. Martin's Lane

GRAN BRETAGNA 1938
Lungo i marciapiedi di una metropoli, musicanti, girovaghi e cantastorie rallegrano i passanti e cercano di guadagnarsi la giornata. Carlo, uno dei più popolari artisti del marciapiede, prende presso di sé Libby, una ragazza libera e selvaggia che aspira a diventare una grande artista. Organizzano insieme dei nuovi numeri che avranno un notevole successo e la ragazza sarà scritturata per recitare in teatro. Libby è felicissima di realizzare il suo sogno e in breve diventa celebre, ma Carlo, che nutriva per la ragazza dell'affetto, non sa più lavorare lontano da lei e cade sempre più in basso fino a essere messo in prigione per accattonaggio. Un giorno Libby lo incontra ridotto in quello stato e per sdebitarsi verso colui che le è stato maestro, vuole introdurlo per prodursi sul palcoscenico. La prova non riesce e Carlo compreso l'abisso che lo separa da lei, torna a fare il buffone sui marciapiedi.
SCHEDA FILM

Regia: Tim Whelan

Attori: Charles Laughton - Carlo, Vivien Leigh - Miss Liberty/Libby, Rex Harrison - Harley Prentiss, Larry Adler - Constantine Dan, Tyrone Guthrie - Gentry, Maire O'Neill - Sig.ra Such, Gus McNaughton - Arthur Smith, Polly Ward - Frankie, Basil Gill - Magistrato, Helen Haye - Selina, David Burns - Hackett, Phyllis Stanley - Della, Edward Lexy - Sig. Such, Clare Greet - Vecchia Maud, Alf Goddard - Doggie, Cyril Smith - Blackface, Romilly Lunge - Jan Duchesi, Ronald Ward - Jack Temperley

Sceneggiatura: Clemence Dane

Fotografia: Jules Krüger

Musiche: Arthur Johnston

Montaggio: Hugh Stewart, Robert Hamer

Scenografia: Thomas N. Morahan

Costumi: John Armstrong

Altri titoli:

I marciapiedi della metropoli

Il marciapiedi della metropoli

Callejón sin salida

Sidewalks of London

St. Martin's Lane WC2

Durata: 85

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO ROMANTICO

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.37)

Produzione: ERICH POMMER PER MAYFLOWER PICTURES CORPORATION

Distribuzione: SCALERA FILM (1942)

CRITICA
"Una interpretazione di qualità ed una discreta regia mirano a creare un'atmosfera sufficientemente suggestiva." ('Segnalazioni cinematografiche', vol.15, 1942)