TRE TIGRI CONTRO TRE TIGRI

ITALIA 1977
Don Cimbelano parroco bonaccione e sempliciotto di un paese comunista, ha la chiesa sempre vuota. Gli si riempirà quando, durante la visita di un estroverso pastore americano, i "rossi" crederanno erroneamente, ammirati, che egli abbia avuta un'avventura con la bella moglie del suo ospite. Oscar Bertoletti, evaso dal carcere, incontra una provocante contessa, che lo invita a far l'amore con lei. In realtà, la donna è un'attrice impiegata da Nanni Loy per il suo "Specchio segreto". L'arrivo della polizia interrompe il "tête à tête" di Oscar, al quale resta tuttavia la consolazione di apparire in TV. Il tremebondo avvocato Scorza, che ha la fobia per ogni mezzo di trasporto, si vede suo malgrado costretto ad accompagnare in Sardegna, su un aereo guidato da lei stessa, una contessa che vuol sorprendere il marito con l'amante. Durante il volo la donna, tanto nobile quanto brutta, cade due volte in catalessi: perché si risvegli, dicono all'avvocato da terra, occorre "violentarla". Assoggettatosi una prima volta all ardua prova, Scorza preferisce, alla seconda, precipitare con l'aereo e tutto.
SCHEDA FILM

Regia: Sergio Corbucci, Steno

Attori: Dalila Di Lazzaro, Gabriella Giorgelli, Giuseppe Anatrelli, Anna Mazzamauro, Paolo Villaggio, Cochi Ponzoni, Kirsten Gille, Renato Pozzetto, Enrico Montesano

Soggetto: Enrico Vanzina, Pipolo , Castellano, Cochi Ponzoni, Renato Pozzetto, Sergio Corbucci, Giacomo Guerrini, Mario Amendola

Sceneggiatura: Pipolo , Castellano, Mario Amendola, Enrico Vanzina, Renato Pozzetto, Cochi Ponzoni, Sergio Corbucci, Giacomo Guerrini

Fotografia: Marcello Gatti, Emilio Loffredo

Musiche: Maurizio De Angelis, Guido De Angelis

Montaggio: Amedeo Salfa

Durata: 115

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: VISTAVISION - EASTMANCOLOR

Produzione: PRIMEX I.I.F.

Distribuzione: I.I.F. MEDUSA D. - GENERAL VIDEO

CRITICA
"Esile e sguaiata commediola a tre scomparti, diretto dallo strano tandem Sergio Corbucci - Steno, niente più che la solita farsa sul sesso, dove la volgarità (mai abissale, per fortuna) fa premio sull'umorismo. La scenetta meno scema è la seconda, anche se di candid ne abbiamo fin sopra i capelli". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale' 16 luglio 2001)