Poliziotto sprint

ITALIA 1977
L'agente Marco Palma, della "squadra mobile" romana, è chiamato il "matto", dai colleghi, non tanto per il suo carattere quanto perché, dominato da una vera passione per le auto e la velocità, si lancia in spericolati inseguimenti per le vie della capitale, con conseguenze talvolta disastrose sia per sé, sia per gli sfortunati che gli siedono accanto. Malgrado ciò, quando le imprese di un rapinatore francese, il Nizzardo, famoso per la bravura con cui guida la sua Citroen, stanno ridicolizzando la polizia, il maresciallo Tagliaferri affida a Marco una potente Ferrari e il compito di riuscire, attirando l'attenzione dell'insolito criminale - ai cui occhi si spaccerà per un pregiudicato - a entrare a far parte della sua banda. Anche se un banale imprevisto tradirà la vera identità di Marco, per il Nizzardo sarà egualmente finita: morirà con l'auto durante una sfida che lo stesso agente, pur potendo arrestarlo, gli ha lanciato in omaggio al suo mito di insuperabile pilota.
SCHEDA FILM

Regia: Stelvio Massi

Attori: Maurizio Merli - Marco Palma, agente della mobile, Angelo Infanti - Il "Nizzardo", Giancarlo Sbragia - Maresciallo Tagliaferri, Lilli Carati - Francesca, Orazio Orlando, Glauco Onorato

Soggetto: Gino Capone

Sceneggiatura: Gino Capone

Fotografia: Riccardo Pallottini, Franco Delli Colli

Musiche: Stelvio Cipriani

Montaggio: Mauro Bonanni

Scenografia: Claudio Cinini

Effetti: Renato Martinelli - sonori

Aiuto regia: Danilo Massi

Altri titoli:

Convoy Busters

Highway Racer

S.O.S. Jaguar casse-gueule

Durata: 105

Colore: C

Genere: POLIZIESCO

Specifiche tecniche: VISTAVISION, ESTMANCOLOR, TELECOLOR

Produzione: GIOVANNI DI CLEMENTE PER CLEMINTERNAZIONALE CINEMATOGRAFICA

Distribuzione: TITANUS - CREAZIONI HOME VIDEO

CRITICA
"L'intreccio è quello obbligato dei film polizieschi: la novità sta nei personaggi - una 'guardia' e un 'ladro' fuori dal comune - e nel rapporto di tipo sportivo che finisce per legarli, anche se militano in campi avversi. Originale anche se irrealistico, questo 'leit motif' della stravagante vicenda non è stato però adeguatamente sfruttato né dalla sceneggiatura, né dai dialoghi. Alla lunga, perciò, il maggior motivo di interesse del film sono le spericolate esibizioni degli 'stuntmen', gli 'acrobati del volante' che prestano la loro bravura agli interpreti." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 83, 1977)