La bellezza d'Ippolita

ITALIA 1962
Luca, proprietario di una pompa di benzina, sposa Ippolita, una ballerina di rivista cui piace lasciarsi corteggiare dai numerosi automobilisti di passaggio. Un giorno, la donna scopre che il marito l'ha tradita con Adriana. Ippolita decide la sua vendetta: assicura a Luca che terrà fede ai suoi doveri di moglie soltanto quando anch'essa si sarà concessa simili distrazioni. Attraverso una serie di animate vicende, i due riprendono la vita coniugale: ma Luca non riuscirà a sapere se Ippolita gli è stata davvero infedele.
SCHEDA FILM

Regia: Giancarlo Zagni

Attori: Gina Lollobrigida - Ippolita, Enrico Maria Salerno - Luca, Milva - Adriana, Lars Bloch - Franz, Carlo Giuffré - Cliente con la spider, Angela Portaluri - La prostituta, Franco Balducci - Beppo, Ariel Mannoni - Ballerino di tango, Franco Giacobini - Aurelio, Renato Mambor, Bruno Scipioni, Piero Palermini

Soggetto: Elio Bartolini - romanzo

Sceneggiatura: Giancarlo Zagni, Elio Bartolini, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa

Fotografia: Aldo Scavarda, Camillo Bazzoni - operatore

Musiche: Carlo Rustichelli

Montaggio: Nino Baragli

Scenografia: Flavio Mogherini

Arredamento: Bruno Cesari

Costumi: Veniero Colasanti, Luciana Marinucci - assistente

Altri titoli:

La beauté d'Hyppolite

Durata: 90

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO ROMANTICO

Tratto da: romanzo omonimo di Elio Bartolini (1955)

Produzione: ALFREDO BINI PER ARCO FILM (ROMA), FRANCINEX PATHE' (PARIGI)

Distribuzione: CINERIZ - CD VIDEOSUONO

NOTE
- COREOGRAFIE DI GINO LANDI.

- PRESENTATO AL XII FESTIVAL DI BERLINO 1962.

- E' IL PRIMO FILM IN CUI LA LOLLOBRIGIDA TORNA A GIRARE IN ITALIA DOPO QUATTRO FILM A HOLLYWOOD.
CRITICA
"Zagni (...) ha tentato di filtrare verso il grottesco una storia drammatica (...). Tutto permeato di facile erotismo (...) il sottofondo satirico pecca per difetto (...) e l'ambizione del grottesco non sa equilibrare il dramma con la farsa, risollevandosi in una contemplazione ammirata degli estri, degli scatti, degli ammiccamenti della Lollobrigida (...) l'attrice vi si adegua senza difficoltà." (Alberto Pesce, "Bianco e Nero", luglio/agosto 1962).