Luca Zingaretti in versione chef, il marito Ricky Tognazzi sul set e un sensuale cast in rosa coi volti di Vanessa Incontrada, Rosalinda Celentano e Michela Cescon. Questa la ricetta di Tutte le donne della mia vita, commedia sentimentale giocata ai fornelli, che riporta Simona Izzo in regia a quattro anni da Io no. Al centro di Tutte le donne della mia vita, questo il titolo del film dal 13 aprile in sala con 200 copie, è la storia di Davide, chef eccezionale e uomo affascinante, che tanti piaceri dà alla gola, quanti dolori al cuore delle donne che lo amano appassionatamente. Un uomo sempre alla ricerca di nuove emozioni e di se stesso e in fuga dalle responsabilità. Ad aggiungere un pizzico di pepe alla conferenza stampa, l'assenza di Luca Zingaretti che dà il volto al protagonista. Impegnato nelle riprese del nuovo set di Marco Tullio Giordana, ha però fatto pervenire un videomessaggio: "E' stato un piacere essere diretto da Simona Izzo: mi ha regalato un bel personaggio creativo, geniale nella sua professione e che però vorrebbe tutte le donne per sé, completamente incapace di scegliere. Qui ne vediamo il momento cruciale, l'arrivo della voglia di paternità e forse di voler crescere. Se stesso e il bambino".
Entusiasta il commento alla sua interpretazione della regista Simona Izzo: "Luca ha una forza, un'energia, una capacità di tenere la scena uniche. Che sia dolente, spiritoso o seducente, risulta sempre convincente". Il risultato è un film molto sensuale, che si affida in buona parte alla fisicità delle sue numerose interpreti: Vanessa Incontrada, Michela Cescon, Rosalinda Celentano, Elena Bouryka, Jane Alexander. "A una certa età si capisce chi bisogna amare - riprende la Izzo -. Le donne giovani, invece, scelgono sempre uomini con patologie sentimentali che vorrebbero cambiare". Soddisfazione arriva anche da Vanessa Incontrada, nella storia la donna che dà un figlio a Zingaretti: "C'è quindi un rapporto diverso, lo amo ma ragiono anche molto, per questo lo lascio andare. Simona ha messo molto di sé in tutti noi. Mi ha reso molto più donna: ho visto in me una femminilità, delle curve, una bellezza che non mi riconoscevo. Io normalmente sono molto... "camionista". Mi sono divertita e come sempre più spesso mi accade ne sono uscita più ricca, dal film, anche personalmente. E ingrassata!".
L'ultima volta al cinema ne L'aria salata, Michela Cescon è la prima a stupirsi ed esprimere soddisfazione per la metamorfosi che le offre il ruolo: "Di solito mi costringono a mortificarmi, senza trucco, in film drammatici. L'idea di una commedia è stata una gioia: quando me l'hanno proposta Il mio personaggio come tutto il film, credo abbia una bella leggerezza, una levità dolorosa". Unica un po' scontenta, ma per troppo amore del film, è Lisa Gastoni, grande attrice qui nel ruolo cruciale della madre di Davide: "Ci sono delle scene eliminate che ho amato molto - ha rimarcato più volte -. Capisco le esigenze ma credo che con i tagli avvenuti qualcosa si perda". Una considerazione garbata ma sentita a cui la Izzo ha reagito con grande diplomazia. "Certe crasi sono inevitabili, ho preferito lasciar intendere". Un'ultima considerazione è per il compianto Ugo Tognazzi, evidente fonte d'ispirazione per tratteggiare il protagonista. "Era inevitabile - sottolinea Graziano Diana, sceneggiatore insieme alla regista e a Ricky Tognazzi, anche nella parte di Rodolfo, da lui stesso definito il "Salieri del Mozart degli chef" -. Oltre al libro che si vede nel film (L'abbuffone- ndr). E' anche un omaggio a lui, il film, gli siamo debitori di molte cose, anche di averci fatto incontrare nel 1987, sul set di Arrivederci e grazie. Nelle serate di allora con lui c'erano tutti i temi di questo film: la passione per il suo lavoro, per le donne e la sua oralità: battute, considerazioni intelligenti e sensibili, provocazioni. E tanto cibo. Lui ci è sempre vicino".