Protagoniste le donne. E non poteva essere diversamente con l'imperdibile assist promozionale della "festa della mimosa". Donne di ogni età, nazione, cultura. Donne forti, eppure tremendamente fragili. Per le malattie del corpo, dell'anima, per le angherie degli uomini. Iniziamo dalla straordinaria Deannie Yip - Coppa Volpi a Venezia - protagonista del commovente A Simple Life della cinese Ann Hui. La Yip è Chung Chun-Tao, detta Ah Tao: è stata per sessant'anni a servizio presso la famiglia Leung. Con il passare del tempo, i componenti della famiglia sono morti o sono emigrati, e ora Ah Tao è al servizio di Roger (Andy Lau), l'unico Leung rimasto a Hong Kong. Un giorno, Roger trova la donna in preda a un ictus e la porta precipitosamente in ospedale, dove viene soccorsa e messa fuori pericolo. Dimessa dall'ospedale, Ah Tao decide di ritirarsi in un ospizio per non essere di peso a Roger, ma l'uomo si renderà conto di essere molto legato alla vecchia governante e dietro consiglio della madre deciderà di trasferirla in uno degli appartamenti di famiglia. Ah Tao avrà finalmente avere una casa tutta sua per la vecchiaia, ma ben presto le sue condizioni di salute si aggravano.
Di tutt'altra pasta è fatta la Mavis Gary (Charlize Theron) di Young Adult: ghost writer di una collana di romanzi per ragazzi che non vende più, Mavis - che vive a Minneapolis da anni - decide di tornare nella natia Mercury per riprendersi il suo primo amore, Buddy (Patrick Wilson), il ragazzone del liceo che nel frattempo si è sposato e ha messo su famiglia. Non sarà per nulla facile. Scrive Diablo Cody, dirige Jason Reitman, la coppia che aveva già dato vita 5 anni fa a Juno.
Femminile, plurale: doppio aggettivo per la nuova commedia di Radu Mihaileanu (Il concerto), La sorgente dell'amore: in un piccolo villaggio del Maghreb, sono le donne a portare avanti il ménage familiare, oberate di compiti e mansioni, mentre gli uomini non rispettano i loro obblighi. Capeggiate dalla giovane Leila, tutte loro porteranno avanti una campagna contro lo sfruttamento per il trasporto dell'acqua istituendo lo sciopero dell'amore: niente coccole o sesso finché gli uomini non si decideranno a costruire un tubo per portare l'acqua al villaggio!
Si cambia genere (in tutti i sensi) con la tripletta italiana: nelle sale il fenomeno Jonny Groove, all'anagrafe Giovanni Vernia, cabarettista di Zelig e per la prima volta al cinema con Ti stimo fratello, commedia coatta dal sapore autobiografico (Vernia non è solo il protagonista, ma anche sceneggiatore e co-regista); L'arrivo di Wang dei Manetti Bros. sci-fi incentrato su un alieno preso in custodia dalla polizia nostrana e in particolare da un agente senza scrupoli; e il drammatico Là-bas, che rievoca nei modi della fiction la strage di Castelvolturno, quando un commando di camorristi irrompe in una sartoria di immigrati africani, sparando all'impazzata e uccidendo sei ragazzi di colore. Questi ultimi due erano stati presentati all'ultima Mostra del Cinema di Venezia (rispettivamente in "Controcampo italiano" e alla "SIC"). Made in Italy è anche l'horror indipendente Colour from the dark di Ivan Zuccon, che racconta di un caso di possessione durante la seconda guerra mondiale. Chiudiamo con The Double, thriller firmato da Michael Brandt con Richard Gere nei panni di un agente della CIA andato in pensione con un rimpianto: non essere riuscito a inchiodare un misterioso e imprendibile killer sovietico, Cassius. Quando un senatore viene assassinato e l'omicidio sembra portare la firma del suo storico avversario, Paul viene richiamato in servizio dal suo ex superiore Tom Highland per collaborare alle indagini. Già in sala dal 7 marzo il fantasy della Disney John Carter, tratto da un ciclo di racconti sci-fi di Edgar Rice Burroughs. Il protagonista è un capitano dell'esercito sudista durante la guerra civile americana che viene misteriosamente catapultato sul pianeta Marte, in pieno tumulto a causa delle numerose guerre in atto per il controllo del pianeta.