“Maria Pia è ancora con noi”. È questo, in fondo, il senso dell’incontro avvenuto oggi al Lido di Venezia, in occasione della Mostra, presso l’Italian Pavilion dell’Hotel Excelsior: un momento per ricordare Maria Pia Fusco, grande firma di Repubblica scomparsa il 14 dicembre 2016 e, idealmente, ancora presente in Laguna nell’abbraccio che i colleghi e gli addetti ai lavori le hanno dato questo pomeriggio.

 

“Volevamo Maria Pia tornasse qui, a Venezia, ed è come se lei stesse qui con noi, adesso, seppur in un’altra forma, visto che tutto si trasforma”, dice Alessandra Vitali, giornalista di Repubblica, che ha introdotto il ricordo degli altri colleghi e MPF, un filmato realizzato da Camilla Fusco, la figlia di Maria Pia, che raccoglie alcune delle interviste realizzate in questi mesi: registi come Paolo Virzì, Mario Martone, Ken Loach, Michele Placido, Carlo Verdone, Giuliano Montaldo, Giovanni Albanese, Francesco Bruni, Ivano De Matteo, Giovanni Veronesi; attrici come Jasmine Trinca, Sabrina Ferilli, Piera Degli Esposti, Sabina Guzzanti; attori come Edoardo Leo, Claudio Amendola, Valerio Mastandrea, Pierfrancesco Favino, raccontano Maria Pia Fusco. Non un documentario, ma un primo insieme di testimonianze rilasciate - e raccolte - con emozione.

“È stato importante – si legge in alcune note firmate da Camilla Fusco, impossibilitata a raggiungere la Mostra (mamma di due gemelli di un anno, uno con la bronchite) - intraprendere questo viaggio fatto di incontri, parole, sguardi verso la persona, non soltanto la giornalista, che mia madre è stata. Non sempre sono riuscita a conciliare impegni e imprevisti della vita affinché tutti potessero partecipare a questo video: per questo mi sento di ringraziare anche chi non è ancora parte di questo puzzle di pezzi in giro e di sfumature infinite. Porte e cuori si sono spalancati per raccontare mia madre ed è una gioia scoprire e condividere ogni volta la coerenza e l'umanità di questa donna preziosa, di un genere in via di estinzione”.

 

“Maestra di vita, prima che maestra del mestiere”, come ricorda Laura Delli Colli, Presidente del SNGCI, “una donna che non mostrava alcuna vanità pur avendo motivo di averne”, nel ricordo di Francesco Gallo (ANSA), “un caratteraccio e donna felicemente faziosa”, come ricorda scherzosamente Giorgio Gosetti (Direttore delle Giornate degli Autori), “non ha mai voluto fare il critico anche se avrebbe potuto tranquillamente esserlo”, dice Alberto Crespi, storica firma dell’Unità e conduttore di Hollywood Party su Radio 3, “professionista tra le più stimate e apprezzate, persona e giornalista fuori dal comune e mi piace pensare che molti colleghi le debbano ancora oggi qualcosa, è bello pensare che non sarà mai dimenticata”, si legge nella lettera del Direttore della Mostra di Venezia, Alberto Barbera, “donna ironica e affettuosa, non si tirava mai indietro, capace di vedere le cose dalla prospettiva giusta, segno di un pensiero inquieto in grado di mettersi sempre in discussione, ancora oggi la teniamo stretta a noi anche se lei ci liquiderebbe con una risata delle sue”, alcuni passaggi della lettera inviata dal Delegato della SIC – Settimana della Critica, Giona A. Nazzaro.

“Una tifosa del cinema” (Carlo Verdone), “una giornalista capace di leggerti nel profondo” (Piera Degli Esposti), una signora – per chi scrive (con la convinzione di poter parlare a nome di molti altri) – capace di condividere le gioie e le frustrazioni, tanto della vita quanto di questo mestiere, con un’umanità rara e difficilmente rintracciabili altrove.