“Privilegiamo il cinema italiano, quello in cui abbiamo sempre creduto”. Così il presidente Carlo Rossella presenta il listino 2011-2012 di Medusa, che va da Allen  a Zalone, passando per Miniero e Genovese. “Gli ultimi 18 mesi sono stati estremamente positivi per il cinema in Italia, per quello italiano in particolare e nello specifico per Medusa: siamo orgogliosi, felici, e sentiamo un grande responsabilità, ma questi successi hanno rinvigorito la nostra squadra”, gli fa eco l'ad Giampaolo Letta.
Che dà i numeri: quota di mercato del 17% nel 2010 (primo distributore), di cui il 49% di cinema italiano, che sale al 29% nei primi sei mesi del 2011, con il 62% in tricolore. 130 milioni di euro investiti nel 2010 e pure nel 2011, di cui 100 per il cinema italiano (70 in produzione, 30 in promozione), 30-35 per quello straniero, in particolare Usa, e di 130 milioni di euro sono anche gli incassi della controllata Mediaset nel primo semestre di quest'anno, 122 milioni nel 2010 (dati Cinetel). Che per la nuova stagione sfodera “un listino variegato, ed eterogeneo, con l'impronta evidente dell'internazionalizzazione, da Somewhere a This Must Be The Place fino a Venuto al mondo di Castellitto e Bop Decameron di Woody Allen, prodotto interamente da Medusa con 20 milioni di dollari di budget” e la produzione esecutiva di Cinecittà Studios.
Nel listino, poco meno di trenta titoli che vanno dal thriller al 3D (5 film), dai comici alle commedie. Si parte da Venezia, con tre titoli in predicato per la Mostra: Tutta colpa della musica di Ricky Tognazzi, con Stefania Sandrelli, in odore di Controcampo italiano; Cose dell'altro mondo di Francesco Patierno (3 settembre), con Abatantuono,Mastandrea e la Lodovini e, in concorso, Carnage di Roman Polanski, con Jodie Foster, Christoph Waltz, Kate Winslet e John C. Reilly.
Sempre a settembre, il 23 e il 30, in uscita le commedie Niente da dichiarare di Dany Boon e Baciato dalla fortuna, con Salemme, Gassman e Asia Argento, mentre il 14 ottobre - anticipato dai cugini francesi, dove arriverà a fine agosto - sarà la volta di This Must Be the Place di Sorrentino, che arriverà sugli schermi anche in versione originale, ovvero con il falsetto di Sean Penn.
Una settimana dopo, sarà la volta di Massimo Boldi e del suo Matrimonio a Parigi, con Anna Maria Barbera e Rocco Siffredi, mentre il 28 ottobre toccherà a Larry Crowne diretto e interpretato, al fianco di Julia Roberts, da Tom Hanks. Il 4 novembre la comicità avrà il volto de I soliti idioti, Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli, l'11 è in arrivo Il cuore grande delle ragazze di Pupi Avati, con Cesare Cremonini e Micaela Ramazzotti, mentre il 25 la bandiera della commedia batte con Ficarra & Picone e le loro tre attrici: Ambra Angiolini, Diane Fleri e Sascha Zacharias.
Tra fine novembre e inizio dicembre, poi, il 3D porterà al cinema il Campovolo di Luciano Ligabue, con le riprese del concerto del 16 luglio: “Un'esperienza filosofica”, dice Letta, che il 2 dicembre porterà in sala anche Midnight in Paris di Woody Allen, già fuori concorso a Cannes 64, e il 16 Finalmente la felicità di Leonardo Pieraccioni.
Gennaio 2012, viceversa, sarà tempo di sequel: Immaturi Il viaggio di Paolo Genovese il 5, mentre il 27 Benvenuti al Nord di Luca Miniero, due dei campioni d'incasso assoluti della scorsa stagione. Ancora, il 20 gennaio La talpa, il thriller da Le Carrè di Tomas Alfredson, mentre il 10 febbraio sarà la volta della prima commedia italiana in 3D: Com'è bello far l'amore di Fausto Brizzi, con De Luigi, Gerini e Timi. In tre dimensioni si vedranno anche Not born to be gladiators, la nuova animazione di Iginio Straffi, Ghost Rider: Spirit of Vengeance, il sequel con Nicolas Cage dal 17 febbraio in sala, e Io e te di Bertolucci, da Ammaniti. Infine, il 2 marzo la commedia romantica di Federico Moccia, Amori e tradimenti, mentre ancora da collocare sono The Song of Names, con Hopkins e Hoffman, Gambit, con Firth e Cameron Diaz, Playing the Field di Gabriele Muccino, con Butler, Biel, Thurman e Quaid, Venuto al mondo di Castellitto, con Penelope Cruz ed Emile Hirsch, e Una donna per la vita di Maurizio Casagrande. Dulcis in fundo, dopo il record d'incassi di Che bella giornata, Checco Zalone tornerà a farsi dirigere da Gennaro Nunziante.