"Penso che questo film sarebbe piaciuto a Lucio Battisti perché parla di una storia moderna e attuale e lui era un artista avanti che passava la sua vita ad ascoltare”. Parola del grande paroliere Mogol alla presentazione Un’avventura, il musical, diretto da Marco Danieli, ispirato alle musiche di Battisti che uscirà nelle sale il 14 febbraio distribuito in 360 copie da Lucky Red. Sulle note delle indimenticabili canzoni dell’intramontabile duo si svolge  così la tormentata storia d’amore tra Matteo (Michele Riondino) e Francesca (Laura Chiatti). 

“Questo film è stata una sfida davvero impegnativa perché oltre alla realizzazione della colonna sonora originale ci siamo fatti carico dell’arrangiamento delle canzoni scritte da Battisti e Mogol, che di fatto determinano tutta l’ossatura della storia e nel farlo talvolta ci siamo volutamente allontanati dall’originale. Per esempio Non è Francesca è diventato un appassionante tango, mentre Balla Linda va più nelle acque beatlesiane”, racconta Pivio che insieme ad Aldo De Scalzi, con il quale ha diretto anche la colonna sonora di Ammore e malavita, ha curato le musiche e gli arrangiamenti del film. 

Dieci le canzoni selezionate. Un esperimento un po’ all’ Across the universe, musical del 2007 realizzato su trentatré canzoni dei Beatles: “Di sicuro avere quel film come riferimento mi ha fatto sentire meno pazza e sola nell’impresa- dice la sceneggiatrice Isabella Aguilar- Ma mi ha anche aiutato molto parlare con Mogol”. 

E Michele Riondino prosegue: “Sono passati dieci anni da quando interpretai Dieci Inverni che era stato scritto sempre da Isabella. In questa storia c’è qualcosa di quel film e in più contribuiscono alla narrazione gli argomenti che hanno fatto parte del repertorio artistico di Battisti e Mogol. Questo film è una commedia romantica musicale che non a caso comincia la sua avventura il giorno di San Valentino. Si racconta una storia d’amore reale che non finisce con il classico lieto fine e che passa attraverso delusioni e tradimenti”. Nel film infatti Matteo a un certo punto perderà la testa per Linda, interpretata da Valeria Bilello: “personaggio che è descritto benissimo dalla canzone Balla Linda”. E, a proposito di quella melodia, Mogol racconta: “Linda non era un personaggio inventato, ma era un’americana molto allegra e molto free”. Ma l’attrice controbatte: “In realtà la mia Linda non è molto free, anzi è piuttosto repressa”. 

E il regista specifica: “Ci siamo imbarcati in quest’impresa con coraggio e pudore. Le canzoni con una certa drammaturgia sono state inserite nel film e a seconda del contesto cambiano anche un po’ per il significato. Al contrario di quella descritta da Mogol, per noi Linda non è una donna così libera, ma è dipendente dagli affetti e dalla figura maschile”. 

“I miei riferimenti principali sono stati La La Land Chicago. E’ stato davvero bello poter fare un musical al cinema”, dice Laura Chiatti che insieme a Michele Riondino si è allenata molto sia per cantare che per ballare nel film. 

Nella pellicola anche la partecipazione del cantante Diodato: “Non ci sono artisti intoccabili. L’importante è toccarli con il massimo rispetto possibile anche allontanandosi dalla versione originale. L’ho già fatto con Fabrizio De André nel 2013 partecipando alla colonna sonora del film Anni felici di Daniele Luchetti con una reinterpretazione di Amore che vieni, amore che vai. Nella mia versione c’è uno sguardo al passato, un vissuto che fa pesare ancora di più quelle parole di una promessa non mantenuta presenti nella canzone Un’avventura”.

Tante ovviamente le belle canzoni rimaste fuori dal film. “Mi è mancata Emozioni che è quella più commerciale forse. Era una di quelle che cantavo sempre quando ero piccola da sola a casa e questa sarebbe stata un’occasione carina per poterla condividere”, dice Laura Chiatti. Mentre Riondino avrebbe voluto mettere Insieme a te sto bene. “Quella è una canzone rock che parla di due persone: lui è un fallito e lei una prostituta. Il loro è un amore di soccorso reciproco ed era difficile adattarla a questo film. Bisognerebbe farne un altro”, dice Mogol. Di fatto l’intenzione di un sequel da parte dei produttori Mattia Guerra e Stefano Massenzi c’è: “Ovviamente dobbiamo prima capire come andrà questo- dicono- Per fortuna per realizzare questa pellicola non abbiamo trovato alcuna difficoltà nel chiedere le quotazioni e i vari permessi agli editori che amministrano le canzoni”.  Interviene infine l’avvocato di Mogol: “C’è stata una causa è vero ma ciò non ha impedito di realizzare questo film. Tutte le canzoni sono state negoziate e c’è un buon auspicio per negoziare anche le prossime".