(Cinematografo.it/Adnkronos) - A 32 anni da Milano 83, il documentario di Ermanno Olmi , pensato e realizzato per raccontare la città in una collana dedicata alle capitali d’Europa in quei famosi anni Ottanta ma “censurato” dopo una presentazione al Festival di Venezia, con la colpa di aver rappresentato una città molto lontana dall’immagine patinata di quella che allora era la “Milano da bere”, arriva, presentato sempre a Venezia, oggi, ma alle Giornate degli Autori, Milano 2015, un film collettivo, firmato da Elio, Roberto Bolle, Silvio Soldini, Walter Veltroni, Cristiana Capotondi e Giorgio Diritti che ritrae la città in momento in cui ha addosso gli occhi di tutto il mondo per via dell'Expo ma nato due anni fa su imput dello stesso Olmi, come racconta l'autrice del soggetto e produttrice esecutiva Cristiana Mainardi.

"Nel 2013 -ha spiegato Mainardi- Olmi venne a Milano per una proiezione di quel documentario recuperato dal dimenticatoio e disse che si doveva ricominciare, 'con una comunità che fosse civitas'. E proprio da un concetto di comunità si è sviluppato il progetto di affidare a più sensibilità la ricerca e l’interpretazione di Milano 2015, componendo un affresco collettivo anche rispetto al punto di vista autoriale, da chi a Milano è nato a chi vi è giunto bambino sulle ali di un talento, da chi l’ha scelta per amore o a chi la conosce per mestiere fino a chi, per raccontarla, l’ha dovuta scoprire. Ne è uscito un confronto schietto e senza tesi precostituite tra tante visioni, che ha condotto a un viaggio dentro i luoghi, le difficoltà, i sentimenti, le capacità, i bisogni della città, recuperando anche frammenti del passato, e con il cuore immerso nell’oggi.

Così Elio firma il capitolo intitolato 'La capitale morale' e racconta la storia di Wei, giovane imprenditore di origine cinese che rincasa in bicicletta a notte fonda, scoprendo una Milano affascinante e degradata, dove nasceranno e cresceranno i suoi figli. Mentre a Roberto Bolle è giustamente toccato il capitolo 'La fabbrica dei sogni' tutto dedicato al Teatro alla Scala. Silvio Soldini firma invece 'Tre Milano' i percorsi quotidiani di tre persone che la abitano: Armando, un tranviere; Marco, un artista; Kibra, una ragazza di origine eritrea. In 'Magica e veloce' Walter Veltroni fa un excursus tra passato, presente e futuro di Milano. In 'Solferino 28' Cristiana Capotondi racconta una giornata nel quotidiano simbolo della città, 'Il Corriere della Sera'. Infine in 'Cielo' Giorgio Diritti osserva la nuova città dall'alto.

Prodotto da Lumiere & Co. con Sky Cinema e Rai Cinema e con il contributo del Mibact , della Lombardia Film Commission e della Regione Lombardia, 'Milano 2015' sarà dal 12 ottobre nelle sale per poi approdare sulla tv satellitare.