(Cinematografo.it/Adnkronos) - Il capitale umano di Paolo Virzì con 19 nomination guida la classifica delle candidature ai David di Donatello, annunciate lunedì mattina, in una conferenza stampa a Viale Mazzini, dal presidente dell'Accademia del più prestigioso premio cinematografico italiano, Gian Luigi Rondi.
La cerimonia di premiazione si terrà martedì 10 giugno, con la conduzione di Paolo Ruffini e Anna Foglietta, in diretta su Rai Movie e in differita su Rai1. Le candidature 2014 sono state votate dal 29 aprile al 5 maggio dai 1468 componenti la Giuria dell'Accademia e trasmesse ufficialmente dallo Studio Notarile Marco Papi.
Al secondo posto La grande bellezza di Paolo Sorrentino con 18 candidature, fresco di Premio Oscar. A seguire, tra i più votati: Smetto quando voglio di Sidney Sibilia con 12 candidature, Allacciate le cinture di Ferzan Ozpetek con 11 candidature, La mafia uccide solo d'estate di Pif con 9 nomination, e La sedia della felicità, il film postumo di Carlo Mazzacurati, con 8 nomination.

La cinquina del miglior film vede in lizza: Il capitale umano di Paolo Virzì, La grande bellezza di Paolo Sorrentino, La mafia uccide solo d'estate di Pierfrancesco Diliberto (Pif), La sedia della felicità di Carlo Mazzacurati e Smetto quando voglio di Sydney Sibilia. Per la migliore regia si fronteggiano: Carlo Mazzacurati per La sedia della felicità, Ferzan Ozpetek per Allacciate le cinture, Ettore Scola per Che strano chiamarsi Federico. Scola racconta Fellini, Paolo Sorrentino per La grande bellezza e Paolo Virzì per Il capitale umano. Come migliore regista esordiente si sfidano: Pif per La mafia uccide solo d'estate, Valeria Golino per Miele, Fabio Grassadonia e Antonio Piazza per Salvo, Matteo Oleotto per Zoran il mio nipote scemo e Sydney Sibilia per Smetto quando voglio.

Al David per la migliore attrice protagonista sono candidate: Sabrina Ferilli per La grande bellezza, Valeria Bruni Tedeschi per Il capitale umano, Paola Cortellesi per Sotto una buona stella, Kasia Smutniak per Allacciate le cinture, Jasmine Trinca per Miele. Al David per migliore attore protagonista concorrono: Giuseppe Battiston per Zoran il mio nipote scemo, Fabrizio Bentivoglio per Il capitale umano, Carlo Cecchi per Miele, Edoardo Leo per Smetto quando voglio e Toni Servillo per La grande bellezza. A contendersi il David alla miglior attrice non protagonista sono invece: Claudia Gerini per Tutta colpa di Freud, Valeria Golino per Il capitale umano, Paola Minaccioni per Allacciate le cinture, Galatea Ranzi per La grande bellezza e Milena Vukotic per La sedia della felicità. Come migliore attore non protagonista si sfidano invece (con un ex aequo) sei attori: Valerio Aprea per Smetto quando voglio, Giuseppe Battiston per La sedia della felicità, Libero De Rienzo per Smetto quando voglio, Stefano Fresi per Smetto quando voglio, Fabrizio Gifuni Il capitale umano e Carlo Verdone per La grande bellezza.
Per la migliore sceneggiatura la cinquina include: Francesco Piccolo, Francesco Bruni e Paolo Virzì per Il capitale umano; Paolo Sorrentino e Umberto Contarello per La grande bellezza; Michele Astori, Pierfrancesco Diliberto e Marco Martani per La mafia uccide solo d'estate; Francesca Marciano, Valia Santella, Valeria Golino per Miele; Valerio Attanasio, Andrea Garello e Sydney Sibilia per Smetto quando voglio.