“E’ un film di Natale, ma è anche la storia di un diverso, perché lui è verde e gli altri no, e di una comunità che lo accetta”, a parlare è Alessandro Gassman che dà voce al personaggio de Il Grinch nella versione italiana del film (Il Grinch, appunto) che uscirà nelle sale il 29 novembre distribuito da Universal Pictures.

Berretto verde in testa l’attore romano è da sempre un grande appassionato di questo personaggio verde e peloso: “E’ stato un onore per me doppiare il protagonista di questo film che fa ridere e commuovere sia i grandi che i piccoli. Non sono un doppiatore professionista e per farlo mi sono aiutato molto con il corpo: se dovevo mangiare lo facevo veramente e se dovevo fare una scena faticosa mi stancavo davvero”. 

Alessandro Gassmann

Basato sull’amato classico di Natale del Dr. Seuss, Il Grinch racconta la storia di un cinico brontolone che decide di rubare il Natale e tutti i regali dei bambini, ma che alla fine si lascia commuovere dal generoso spirito natalizio di una ragazzina e cambia idea. Nella versione inglese del film presta la voce a questo strano mostriciattolo che vive da solo in una grotta sul Monte Crumpet insieme al suo fedele cane Max il candidato all’Oscar Benedict Cumberbatch: “Entrambi abbiamo una voce bassa, lui ce l’ha un po’ più metallica della mia. Sentire lui come guida in cuffia è stato di grande aiuto. Anche il direttore del doppiaggio Marco Mete è stato straordinario e mi ha molto supportato”. 

Poi paragonando questo film al precedente del 2000 diretto da Ron Howard e interpretato da Jim Carrey con la voce narrante di Anthony Hopkins: “Sono molto diversi l’uno dall’altro. Quello di Ron Howard l’ho visto tantissime volte e mi è piaciuto moltissimo. Questo film forse è più riuscito perché il cartone è il mezzo più adatto per realizzare il Grinch. E’ una ripartenza, fa un passo avanti: è il nuovo Grinch”.

Già doppiatore de il serpente ne Il piccolo principe e di Primo Gemito in Gatta Cenerentola, film d’animazione italiano e precisamente napoletano, Alessandro Gassman è cresciuto guardando i cartoni animati della Disney (il suo preferito è Pomi d’ottone e manici di scopa) e ascoltando il padre che dava la voce a Mufasa nel Re Leone, il film della Walt Disney del 1994. “Invidio gli americani perché sono liberi e hanno grandissimi mezzi e inoltre rimangono sempre un po’ più bambini rispetto a noi”, dice Gassman a proposito dell’animazione americana e poi ricorda un altro personaggio interpretato sempre da suo padre, il grande Vittorio Gassman, ne Il sorpasso: “In questo paese purtroppo i cialtroni vincono sempre. Lui lì faceva la parte di un cialtrone. Forse se alla fine del film avesse vinto Trintignant anziché lui questo sarebbe un paese migliore”.  

Appassionato di horror e di mostri e amante di Frankenstein “forse perché sono alto”, Gassman adora il Grinch perché “è scorretto: tira in faccia una palla di neve a un bambino e toglie dalle mani a una vecchina la marmellata. Lui, come tutti i cattivi, dimostra che dietro al suo livore nei confronti dell’umanità c’è qualcos’altro. E io parto dal principio che non esistono persone cattive”. 

Preferisce non parlare di suo figlio Leo, che da poco ha superato il provino a X Factor, perché “può essere svantaggioso nei confronti degli altri concorrenti, ma quando lo cacceranno ci sarà modo di trattare l’argomento” e racconta poi di come la sua famiglia festeggia il Natale: “Non sono credente e lo vivo in modo laico. Da piccolo avevo una famiglia allargata e lo passavamo tutti insieme. Ora lo trascorro solo con mia moglie e mio figlio in luoghi ameni. Non mi piacciono le feste comandate e infatti a volte lo festeggio un giorno prima o il giorno dopo”. 

Infine conclude: “ Per me Gigi Proietti ne Il genio della lampada è uno dei più grandi doppiatori della storia del cinema”