Sedici film in concorso nella Selezione Ufficiale, di cui quattro italiani (Una vita tranquilla di Claudio Cupellini con Toni Servillo, Io sono con te di Guido Chiesa, La scuola è finita di Valerio Jalongo con Valeria Golino, Gangor di Italo Spinelli), oltre ai due americani già annunciati Last Night di Massy Tadjedin con Keira Knightley, Sam Worthington, Eva Mendes e Rabbit Hole di John Cameron Mitchell con Nicole Kidman (per la prima volta anche in veste di produttrice), Aaron Eckhart e Dianne Wiest. Poi il film di Susanne Bier, In a Better World, candidato dalla Danimarca per la corsa all'Oscar straniero e l'esordio al lungometraggio del figlio di Ken Loach, Jim, in gara con Oranges and Sunshine. La quinta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma (28 ottobre - 5 novembre) svela le proprie carte, confermando tra l'altro - anche se non ufficializzandone la presenza nella cartella stampa - la presenza dell'atteso Evento Speciale rappresentato dalla proiezione di The Social Network di David Fincher, accolto in maniera entusiastica dalla critica d'oltreoceano e previsto nelle sale italiane dal 12 novembre. Tra i film Fuori Concorso della Selezione Ufficiale ci sarà poi Crime d'amour, l'ultima pellicola firmata dal regista Alain Corneau, scomparso lo scorso 30 agosto, interpretata da Ludivine Sagnier, Kristin Scott Thomas, Patrick Mille, il vincitore del Sundance Animal Kingdom di David Michôd, con Ben Mendelsohn e Guy Pearce, il pilot della serie Boardwalk Empire, firmato da Martin Scorsese, con Steve Buscemi, The Kids Are All Right di Lisa Cholodenko con Annette Bening e Julianne Moore, che riceverà quest'anno l'Acting Award, Let Me In di Matt Reeves, remake del fenomeno svedese Lasciami entrare. Nella stessa sezione anche Il padre e lo straniero di Ricky Tognazzi con Alessandro Gassman e Ksenia Rappoport e We Want Sex di Nigel Cole, con Sally Hawkins, Bob Hoskins, Miranda Richardson e Rosamund Pike.
Molto nutrito anche il programma della sezione "Spettacolo | Eventi Speciali", una nuova “striscia” patrimonio comune di tutte le sezioni, nata per quei progetti che non limitano il loro interesse alla sola proiezione, ma che prevedono performance, commistioni di genere (arte visiva, letteratura, televisione, nuove tecnologie, diversi formati) e per questo liberi da regole rigide di anteprima. In questa area del Festival è possibile incontrare dal vivo Andrea Camilleri, autore del romanzo La scomparsa di Patò, da cui è tratto il film di Rocco Mortellitti, Olivier Assayas, che ha firmato il film-tv Carlos, il premio Oscar© alla carriera Ennio Morricone, i familiari di Benazir Bhutto, alla quale è dedicato il documentario di Duane Baughman e Johnny O'Hara e assistere all'anteprima mondiale dei primi venti minuti di Dylan Dog: Dead of Night di Kevin Munroe.
A 20 anni esatti dalla scomparsa, il Festival ricorderà poi uno dei maggior attori italiani del ‘900, Ugo Tognazzi: all'interno del programma degli Omaggi, verrà proiettata l'anteprima del documentario Ritratto di mio padre firmato dalla figlia Maria Sole Tognazzi, mentre ogni film in concorso nelle varie sezioni sarà preceduto da 'pillole' delle sue migliori interpretazioni. A cento anni dalla nascita, il Festival celebrerà anche Akira Kurosawa con la proiezione di Rashōmon (presentato per la prima volta in Europa in versione digitale ad alta definizione), e un incontro condotto da Goffredo Fofi, critico e storico del cinema, con Teruyo Nogami, la segretaria di edizione che è stata al suo fianco fin dal 1950, e Vittorio Dalle Ore, unico aiuto regista e aiuto montatore occidentale entrato a far parte della sua troupe nel 1983. Sempre nell'ambito del Focus sul Giappone (che dedica un'intera retrospettiva allo Studio Ghibli di Hayao Miyazaki) verrà anche ricordato il regista Satoshi Kon, recentemente scomparso, con la proiezione di Perfect Blue, primo psycho-thriller nella storia dell'animazione giapponese. Infine, la sceneggiatrice Suso Cecchi d'Amico verrà premiata con il Premio Marc'Aurelio alla Memoria.
Come da tradizione, ormai, spazio ai documentari e al cinema di ricerca grazie alla sezione L'Altro Cinema | Extra, che propone 12 doc in Concorso, tra i quali gli italiani A Mao e a Luva di Roberto Orazi, Il colore del vento di Bruno Bigoni e Diol Kadd. Vita, diari e riprese in un villaggio del Senegal di Gianni Celati, con gli americani The Canal Street Madam di Cameron Yates e The Promise: The Making of Darkness on the Edge of Town di Thom Zimny e The Woodmans di C. Scott Willis. La sezione conta inoltre 4 documentari e 8 lungometraggi fuori concorso, tra i quali Inside Job di Charles Ferguson e Burke and Hare di John Landis.
Ci sono poi i Duetti che vedranno l'incontro fra Margherita Buy e Silvio Orlando da una parte, Giancarlo De Cataldo e Gabriele Salvatores dall'altra, e le “Lezioni di cinema”, fra i momenti più amati del Festival, con John Landis e Alexandre Rockwell. L'Altro Cinema | Extra dedica poi spazio alle forme più innovative e meno consuete dell'audiovisivo: dai videomaker d'avanguardia della Post Tv, alla selezione di filmini familiari (realizzata in collaborazione con l'archivio Home Movies di Bologna) fino ai film brevi, in cui verranno mostrati i primi corti narrativi in 3D mai girati e prodotti in Italia. Infine, L'Altro Cinema | Extra ricorderà l'attore e regista Corso Salani con un omaggio, “Per Corso, Percorso”, che si terrà alla Casa del Cinema: oltre ai cortometraggi di documentario dello stesso Salani (Cesena, Italia e Deva, Romania), in rassegna anche Roma di Theo Eshetu, Il Futurismo. Un movimento di Arte/Vita di Luca Verdone e Fryderyk Chopin di Angelo Bozzolini.
Non mancheranno poi i film dedicati al pubblico più giovane, come di consueto selezionati in "Alice nella città", che quest'anno ospita 14 film in concorso e che riporta al Festival le fatine italiane più famose del mondo, le Winx: sarà infatti presentato il loro secondo film, Winx Club 3D - Magica Avventura di Iginio Straffi. Per la prima volta, il principale spazio del complesso di Renzo Piano, la Sala Santa Cecilia, ospiterà una proiezione in 3D, sfruttando uno schermo di oltre 20 metri. La sezione ragazzi del Festival dedica anche spazio all'importante tema della scuola: ne parlano Asse Mediano di Michele Mossa, Un sasso nello stagno di Felice Cappa e Waiting for ‘Superman' del premio Oscar© Davis Guggenheim.
Il Festival di Roma non poteva poi certo dimenticare il cinquantenario de La dolce vita di Federico Fellini, che il 30 ottobre all'Auditorium Parco della Musica sarà proiettato nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata in associazione con The Film Foundation, Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, Pathé, Fondation Jérôme Seydoux-Pathé, Mediaset e Medusa Film, Paramount Pictures e Cinecittà Luce. Il restauro del film è stato reso possibile grazie al sostegno di Gucci e di The Film Foundation. L'omaggio si compone inoltre di tre mostre. La prima, “Labirinto Fellini”, sarà divisa in due sezioni: una curata da Sam Stourdzé, “La grande parata” che, attraverso una selezione di rari materiali, fotografie, spezzoni, disegni, ci restituirà la grande ricchezza e modernità dell'opera di Fellini; l'altra, curata da Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, sarà una sorta di installazione magica, in grado di portare lo spettatore dentro ai set del grande regista riminese. La seconda mostra, dal titolo “1960. Il mondo ai tempi de La dolce vita” espone immagini e articoli di giornali relativi all'anno 1960. Infine, la mostra “La Dolce Vita 1950-1960. Stars and Celebrities in the Italian Fifties” ospita circa cento immagini, per lo più inedite, provenienti dall'Archivio Storico Luce e cento rotocalchi degli anni ‘50.