"Bridget Jones al maschile". Così lo scrittore Federico Moccia presenta Scusa ma ti chiamo amore, che segna il suo debutto in grande stile sullo schermo (dopo Classe mista 3a A del '97) dal romanzo omonimo, oltre 710mila copie vendute. La Bridget Jones in questione è Raoul Bova, nel film Alex, 37enne in crisi, lasciato dalla fidanzata storica, che si "scontra" con la 17enne Niki (l'esordiente Michela Quattrociocche): sarà amore. Per entrambi tre amici/e: Ignazio Oliva (Enrico, sposato con noia), Francesco Apolloni (Pietro, "casinista" che cerca di tirar su Alex), Luca Angeletti (Enrico, paranoico, con problemi coniugali) per Alex; Beatrice Valente (Olly), Michele Carpente (Diletta), Francesca Ferrazzo (Erica) che con Niki formano le "onde". "Cerco di raccontare - dice Moccia - all'altezza delle mie aspettative, con la sfida del divertimento: dopo gli adattamenti di Luca Lucini (3MsC, un milione di euro di incasso) e Luis Prieto (Ho voglia di te, 16 milioni di euro al botteghino), ora da regista non ho più scuse, vorrei che il film fosse migliore del libro". E rispetto alle perplessità sulla superficialità dei suoi romanzi nonché, in quest'ultimo, il diseducativo rapporto tra un quasi 40enne e una 17enne, Moccia prima taglia corto: "Questo film è un'ottima occasione per non ascoltare le critiche", poi precisa: "Evidentemente c'è un pubblico che vuole questo: con Ho voglia di te ho saputo far leggere tanti primi lettori. Al di là di sinistra e destra, i giovani oggi non leggono niente: non sono come quelli della mia generazione in cui ci scambiavano i libri di Hesse". Scusa ma ti chiamo amore è prodotto da Medusa Film (che lo distribuirà nelle sale a gennaio 2008), con la produzione esecutiva di Rita Rusic: location a Roma, inizio riprese il 16 luglio e chiusura il 14 settembre. "La nostra società - prosegue Moccia - non ti permette di sognare, il mio invece è un film sul sogno". Sogni affidati alla Quattrociocche: "Mi identifico con i problemi di Niki: amore, scuola, genitori. Come lei ho appena finito la maturità" e a Bova, che - dice Moccia - "è già stato approvato da oltre 6000 utenti femminili del forum online di Scusa ma ti chiamo amore". Per Bova il ruolo di Alex "è calato nella società attuale: quanti 40enni non pienamente realizzati ci sono oggi? Grazie a Moccia ho la possibilità di chiedermelo e di rappresentarlo sullo schermo". Figlio di Pipolo, Federico Moccia ha tratto ispirazione per Scusa ma ti chiamo amore proprio da un film scritto dal padre Giuseppe e Castellano: La voglia matta di Luciano Salce, con Ugo Tognazzi e Catherine Spaak. Una voglia che oggi tocca a Raoul Bova e Michela Quattrociocche...