Alle sei del pomeriggio del 31 luglio 1954 Achille Compagnoni e Lino Lacedelli piantarono la bandiera italiana sulla cima del K2, a 8616 metri dul livello del mare. E' il momento finale di un'impresa storica: la conquista tutta italiana della seconda vetta più alta del mondo. A capo della spedizione c'era Ardito Desio che guidava un gruppo di 14 esperti alpinisti. A 50 anni di distanza, l'avventura viene raccontata nel documentario K2, una storia italiana che uscirà in dvd il 16 luglio (in 40.000 copie) nell'ambito della collana Novecento prodotta dall'Istituto Luce. Realizzato con le immagini restaurate e girate all'epoca dal cameraman Mario Fantin con una cinepresa a molla da 16 millimetri (la celebre Bell&Howell 70), il filmato ricostruisce le diverse fasi della spedizione: la preparazione, l'allestimento del campo base, le mille difficoltà tra bufere di ghiaccio, la temperatura a 40 gradi sotto zero e la violenza del vento, la morte di un membro del gruppo, Mario Puchoz, il "caso" Walter Bonatti, fino all'assalto alla vetta e il rientro a casa. "E' una grande soddisfazione per noi aver realizzato quest'opera" ha detto l'amministratore delegato dell'Istituto Luce, Luciano Sovena, in occasione della presentazione del dvd al Vittoriano di Roma. "I diritti di questo documentario sono già stati ceduti alla televisione e questo è un grande risultato vista la difficolta' che incontra il genere in tv. Ci auguriamo che anche gli altri numeri della collana Novecento abbiano le stessa fortuna". All'incontro di questa mattina era presente anche Piero Angela che ha vinto la battaglia degli ascolti in tv proprio grazie alla proiezione del documentario a Super Quark. Il conduttore ha ricordato le polemiche che hanno accompagnato le celebrazioni per il cinquantenatio dell'impresa e scaturite da alcune dichiarazioni di Bonatti sui meriti dell'impresa: "Credo che le polemiche siano state eccessive rispetto al merito di quanto è stato fatto".