Enrico Maria Artale, classe 1984, una laurea in filosofia, è il regista vincitore di Cinemaster 2012, il progetto per giovani registi italiani organizzato da Studio Universal (distribuito sul Digitale Terrestre nell'offerta Premium Gallery di Mediaset): un concorso che offre ad un esordiente regista un master di due settimane presso gli Universal Studios di Hollywood e il primo passaggio televisivo del suo film. Una giuria di esperti, per la prima volta in collaborazione con i Corti d'Argento, ha premiato Il respiro dell'Arco (2011, durata 10'51'') tra oltre 130 titoli selezionati dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI), giudicandolo, come si legge nella motivazione, “un perfetto esempio di cinema breve che, solo in virtù della sua potenza espressiva, riesce a coinvolgere lo spettatore e ad evocare l'atmosfera affascinante e perturbante di un mito arcaico”. “Non mi aspettavo di vincere un passaggio in tv - ha detto il giovane Artale - per l'impatto di certe scelte narrative e per le immagini forti del mio lavoro. Questo viaggio a Los Angeles mi ha preso alla sprovvista, perché sto concludendo il mio primo lungometraggio, ma è un'occasione irripetibile”.
Negli anni di presenza sul mercato, Studio Universal ha acquistato e prodotto molti corti che hanno ricevuto numerosi premi, tra cui La penna di Hemingway con Sergio Rubini, Strani accordi con Maria Grazia Cucinotta, diretto da Stefano Veneruso e La stretta di mano di Davide Marengo, che vinse il concorso dieci anni fa, presente oggi alla Casa del Cinema di Roma per augurare buon viaggio al giovane collega: “E' un premio prestigioso - ha detto il regista di Notturno Bus - oltre che utile, perchè per 15 giorni si entra nell'industria cinematografica per eccellenza, Hollywood. La stretta di mano, infatti, è stato un trampolino di lancio, per il mio primo film Notturno Bus: il produttore aveva visto il mio corto e mi disse: ‘Parliamone!'”.
Il Cinemaster Studio Universal, nato nel 1999 nell'ambito del programma “A noi piace corto”, rappresenta così per le nuove leve del cinema italiano un'importante occasione di formazione e soprattutto offre grande visibilità professionale, come conferma anche Laura Delli Colli: “Teniamo d'occhio i nostri talenti, a volte come Davide Marengo fanno strada e debuttano nel lungo. E' un lavoro di scouting per cui ci prendiamo un po' di responsabilità sui registi di domani”.
Colpo di scena nell'incontro con la stampa la consegna del Nastro d'Argento per il miglior esordio a Maria Grazia Cucinotta, madrina di questa 14° edizione di “Cinemaster”, per il corto Il maestro, con Renato Scarpa e Mario Giovanni Ferretti, presentato a Venezia 2011, che andrà in onda su Diva a giugno in occasione del Festival di Taormina. “Dedico il premio a mia sorella Giovanna - ha detto commossa la Cucinotta - che ha scritto la sceneggiatura e le musiche. Ho in vista due cose importanti: lunedì iniziano le riprese di Tulpa, il terzo film di Federico Zampaglione di cui sono produttrice, con Michele Placido e Claudia Gerini. Il suo ultimo lavoro, Shadow (2009), è stato un successo all'estero, segno che il buon cinema italiano è apprezzato e vende anche fuori. E poi partirò per la Cina con una coproduzione, una nuova avventura che unirà l'Italia e la Cina attraverso il cinema”.