(Cinematografo.it/Adnkronos) - In America è l'ora dei drammi latino-americano. Dopo il successo di Babel del messicano Alejandro Gonzalez Inarritu che ha totalizzato ben sette nomination agli Oscar, al Sundance Film Festival trionfa Padre Nuestro, la storia di un giovane messicano che varca il confine degli Stati Uniti per incontrare il padre che non ha mai conosciuto. Il film di Christopher Zalla ha vinto il Gran premio della Giuria della rassegna principe del cinema indipendente Usa. Mentre lo spietato spaccato della criminalità e della corruzione in Brasile Manda Bala di Jason Kohn, ha vinto la sezione miglior documentario. Il festival, ideato da Robert Redford nel 1985, ha aperto i battenti lo scorso 18 gennaio e il direttore, Geoffrey Gilmore, si è detto entusiasta della rassegna. "Il 2007 - ha detto - è stato un anno fondamentale, sia per i temi trattati sia per la qualità dei film indipendenti selezionati". Per il secondo anno consecutivo una pellicola che racconta una storia di immigrazione vince il massimo riconoscimento al Sundance. Lo scorso anno il premio andò infatti a Quinceanera di Richard Glatzer e Wash Westmoreland, ambientato nella Los Angeles dei sobborghi abitati dagli immigrati sudamericani.