Ovunque sei di Michele Placido non andrà alla Mostra del Cinema di Venezia. L'annuncio arriva dallo stesso regista ospite al Giffoni Film Festival. "Non voglia di andare a un festival in cui si fanno ancora i giochetti. Moritz de Hadeln è stato mandato via perché non ubbidiva a certi canoni" continua Placido che parla di pressioni sulla Mostra da parte di Medusa, RaiCinema e Mikado. Poi ci ripensa. E in una nota diramata dal suo ufficio stampa corregge il tiro: "Il mio intervento, sollecitatomi in una conversazione con la stampa al Festival di Giffoni, intendeva essere tutt'altro che un attacco alla Mostra di Venezia e al suo nuovo direttore Marco Muller. Era anzi un augurio affinché anche lui possa far prevalere uno spirito di indipendenza e autonomia dalle logiche di spartizione e da ogni possibile pressione. E' l'augurio - prosegue Placido, che a settembre comincerà a girare il film sulla Banda della Magliana tratto da Romanzo Criminale - che condivido anche con Cattleya e RaiCinema, produttori del mio film, affinché un direttore attento e preparato quale egli è sappia operare le scelte migliori in base al suo gusto e a quello dei suoi più stretti collaboratori, premiando ed esaltando la qualità di film ed autori in grado di affermare l'autorevolezza, la forza e l'attenzione internazionale che la Mostra del cinema merita". Anche il produttore del film Riccardo Tozzi conferma piena fiducia all'attività del direttore della Mostra: "Ho la massima stima in Marco Muller e sono contento che si trovi a scegliere fra molti bei film italiani. Non credo che, al di là del normale lavoro di promozione che produttori e distributori svolgono a favore dei loro film, sia a rischio l'autonomia della Mostra".