Cresce il cinema in Italia. In base ai dati Cinetel resi noti alle Giornate Professionali di Cinema, nei primi 6 mesi del 2004 gli incassi sono aumentati del 12,91% (pari a circa 313 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2003 (277 milioni di euro) e del 23,53% nel confronto con il 2002 (253 milioni di euro). In aumento anche il numero degli spettatori (+14,91% rispetto al 2003 e +22,42% rispetto al 2002) e quello degli schermi (+6,02% nel confronto con il 2003 e +20,89% nel confronto con il 2002). A fare da traino non solo i risultati al box office del Signore degli anelli con 22 milioni e 827 mila euro e de La Passione di Cristo con circa 20 milioni di euro (rispettivamente al primo e secondo posto nella classifica dei film con il maggiore incasso nel primo semestre dell'anno), ma anche le ottime performance registrate al botteghino da tre dei film usciti tra maggio e giugno (Troy con circa 15 milioni di euro, Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban con 14 milioni e The Day After Tomorrow con poco meno di 8 milioni). "Grazie a questi film  - spiega Walter Vacchino, presidente dell'Anec - abbiamo registrato un notevole recupero, rispetto ai primi tre mesi dell'anno, che era impensabile fino a poco tempo fa nei mesi estivi tradizionalmente poco frequentati dagli spettatori". "Dobbiamo dare merito ai distributori dello straordinario risveglio della stagione cinematografica estiva - dice il vice-presidente dell'Unidim, l'associazione dei distributori, Laeandro Pesci - ma il dato più sorprendente è quello che riguarda la quota di mercato del cinema italiano". Nei primi 6 mesi del 2004 si è attestata al 23,18% (pari a 72 milioni e 516 mila euro) con una aumento, rispetto al 2003 del 2,34% e di quasi 10 punti percentuali in più rispetto al 2002. "Su 60 film italiani - continua Pesci - 16 hanno superato il milione di euro". E conquistano un posto nella top ten Cinetel dei film più visti anche Il Paradiso all'improvviso di Leonardo Pieraccioni (sesto con 13 milioni e 449 mila euro), Non ti muovere di Sergio Castellitto (nono con 8 milioni e 310 mila euro) e L'amore è eterno finché dura di Carlo Verdone (decimo con 7 milioni e 541 mila euro). Diminuisce, invece, la quota di mercato Usa che passa dal 62,16% del 2002 al 59,57% nel 2003 fino al 54,14% nei primi sei mesi di quest'anno. Complice anche il fatto che i dati d'incasso di Troy ed Harry Potter (prodotti dalla Gran Bretagna) confluiscono nella quota di mercato europea. Quest'ultima cresce ma di poco: nel 2004 passa al 12,87% rispetto al 2003 (9,85%) ma cala nel confronto con il 2002 (14,40%). Positivo sul futuro Gino Zagari, segretario generale dell'Anem, l'associazione dei multiplex: ''E' possibile ipotizzare che nei prossimi anni raggiungeremo i 130 milioni di spettatori". Ma Alberto Francesconi, presidente dell'Agis, lancia l'allarme: "Con il decreto 'tagliaspese' il Fus potrebbe subire tagli del 20%, pari a 100 milioni di euro, nel 2004 e del 40% nel 2005, quindi 200 milioni di euro. Una misura che rischia di mandare in mezzo alla strada molti lavoratori oltre a mettere seriamente in difficoltà gli imprenditori del settore".