“Prendere un Nastro oggi dai giornalisti cinematografici è come prendere il Premio Cipputi negli anni '70 per un operaio della Fiom, visto che scrivere di cinema oggi, soprattutto per i più giovani, significa farlo gratis o per poco più di una mancia”. Così Paolo Virzì interviene a Taormina, dove questa sera al Teatro Greco gli verrà consegnato il Nastro per il miglior regista, e quello per la sceneggiatura a sei mani con Francesco Bruni e Francesco Piccolo, per Il capitale umano, trionfatore con sei riconoscimenti dei premi del sindacato giornalisti cinematografici.
Tra i premiati, miglior regista esordiente con La mafia uccide solo d'estate, anche Pif, che paragonando il nostro cinema alla Nazionale italiana scherza: “Meglio Sorrentino che Balotelli”. A elogiare la nostra produzione anche Claudio Santamaria, Personaggio dell'anno Persol per l'interpretazione ne Il venditore di medicine: “Un premio a un cinema civile, un film come quelli che un tempo eravamo tanto bravi a fare”, e Carlo Buccirosso, miglior attore non protagonista con Paolo Sassanelli per Song ‘e Napule dei Manetti Bros., giudicato dai giornalisti migliore commedia: “Il cinema italiano può e deve ripartire da questi film, piccoli ma coraggiosi”.