“Il film ha molte fonti di ispirazione, in particolare letterarie. Da Čechov al cinema americano degli anni Sessanta, passando anche per Henry James, ho voluto raccontare una storia di sentimenti e fragilità. L’amore è al centro di tutto, e viene rappresentato in un periodo difficile della vita di ognuno di noi. Va in scena l’età in cui ci si mette in discussione e si giudica il proprio passato. Bisogna pensare alle vittorie e alle sconfitte, alle strade che abbiamo scelto di non percorrere”. Così il regista Paolo Franchi presenta Dove non ho mai abitato, in uscita nelle sale italiane il 12 ottobre distribuito da Lucky Red.

Emmanuelle Devos con Fabrizio Gifuni e il regista Paolo Franchi

“La passione, a tutti i livelli, è un elemento imprescindibile di questa mia opera. I protagonisti sono due architetti, perché è un mondo che ho sempre voluto esplorare, anche se lo conosco poco. È un elemento simbolico e metaforico, perché Massimo riesce a costruire qualcosa per gli altri ma non per se stesso”, aggiunge Franchi.

Dove non ho mai abitato narra di un difficile rapporto famigliare e di un amore pronto a esplodere. Francesca (Emmanuelle Devos) è la figlia di Manfredi (Paolo Brogi), famoso architetto torinese dal carattere difficile. Lei vive a Parigi, dove si è sposata con un ricco finanziere. In seguito a un infarto del padre, deve tornare a Torino, per confrontarsi con i fantasmi del passato e ricominciare a vivere. Massimo (Fabrizio Gifuni) è un amico di Manfredi, che attende una luce nell’oscurità della sua esistenza.

“Massimo è un uomo che ha messo tutto se stesso nel lavoro. Tiene le emozioni a distanza, perché ha paura di soffrire. Poi arriva Francesca e due diverse solitudini si incontrano e si comprendono. La diffidenza iniziale si trasforma in un’intesa reciproca. La fragilità di queste due anime perse è il vero motore del film”, interviene l’attore Fabrizio Gifuni. “Per questo ruolo ho lavorato molto sulla mia interiorità. Trasformarsi è sempre una sfida. Mi sono concentrato non solo sui movimenti, ma su tutto quello che alberga nel profondo. All’inizio è stato difficile”.

L’attrice Isabella Briganti, la “fidanzata” di Gifuni in Dove non ho mai abitato, descrive i tormenti della sua Sandra. “Lei sa di non essere amata. Deve fingere ogni giorno che Massimo provi qualcosa, ma è solo una maschera. Sandra non è gelosa di Francesca perché, in fondo, capisce che il suo compagno non è in grado di amare nessuno. Ogni donna può riconoscersi in questo film”.

Infine Agostino Saccà, produttore, rivela cosa è successo sul set: “Durante la prima settimana Emmanuelle Devos ha avuto qualche attrito con Paolo Franchi. Temevo davvero che da un giorno all’altro potesse prendere un taxi per Parigi senza aver concluso le riprese. Una sera, a Torino, mi ha detto finalmente di essersi rilassata, e di aver scoperto in Franchi un grandissimo regista”. Prosegue Saccà: ”Franchi ha descritto la solitudine dell’uomo contemporaneo e l’impotenza della borghesia occidentale. Questo è il motivo per cui ho deciso di supportare questo progetto. La nostra classe dirigente non è più in grado di rischiare, di prendersi le proprie responsabilità, e sembra di rivedere Il fascino discreto della borghesia di Buñuel”.