“Qui c’è un’idea di famiglia nella quale i padri sono un po’ distratti e non si accorgono che anche i figli hanno qualcosa di bello da insegnare”, così il regista Francesco Micciché parla della sua nuova commedia Compromessi sposi, che uscirà nelle sale il 24 gennaio distribuita da Vision Distribution.

Protagonisti del film sono una fashion blogger di Gaeta (Grace Ambrose) e un ragazzo di Milano che vorrebbe fare il cantautore (Lorenzo Zurzolo) pronti a sposarsi sebbene giovanissimi. In realtà i veri personaggi principali di questa commedia sono i rispettivi padri interpretati dal napoletano Vincenzo Salemme e dal milanese Diego Abatantuono. Il primo è un sindaco del Sud, il secondo un ricco imprenditore del Nord. Mentre tra i ragazzi sarà subito amore, tra i futuri consuoceri sarà odio a prima vista.

“Questo film prende spunto dalla nostra memoria cinematografica. Insieme agli sceneggiatori ci siamo ispirati alla mitica pellicola di Mattioli Totò, Fabrizi e i giovani d’oggi. Anche lì c’erano due padri che con difficoltà capivano il motivo per cui i loro figli volevano sposarsi”, prosegue il regista che dopo Ricchi di fantasia sceglie di portare in sala un altro amore contrastato questa volta non per questioni economiche, ma familiari. 

In mezzo anche qualche accenno alla politica e all’Italia di oggi: “Il tema della politica è incarnato dal sindaco di Gaeta che è uno dei Cinquestelle e rappresenta il nuovo che avanza. E’ un argomento che c’è nel film, ma che è stato toccato solo in parte perché l’obiettivo vero è stato quello di raccontare la difficoltà di due famiglie che si incontrano. La lezione è che i più giovani sono i più maturi. In due scene i padri ammettono i propri errori e posso dire che anche in politica gli errori dei padri contano, ma bisogna saperli ammettere”.

“Interpreto un padre che non conosce sua figlia e che in qualche modo la teme. E’ un uomo che nasconde la sua fragilità osservando strettamente le regole”, dice Salemme a proposito del suo personaggio che è “più vicino a quello di Aldo Fabrizi nonostante l’aspetto fisico differente, mentre Diego è più Totò. Con Diego siamo stati subito affini. Abbiamo lo stesso modo di intendere il lavoro e la vita”. Sulla loro prima collaborazione fianco a fianco sul grande schermo Abatantuono dice: “Ce lo eravamo promessi da tempo di lavorare insieme vista la stima reciproca. Mi sono trovato bene con Vincenzo perché è una persona onesta. La chiave di questo film è il rapporto tra i due. Io sono quello del Nord, lui quello del Sud che si arrangia. Io sono sornione, lui è arcigno. Ho cercato anche di far capire come la pensa politicamente il mio personaggio senza però farlo troppo venire fuori. Di sicuro dentro è un po’ berlusconiano perché i soldi li ha fatti durante quel periodo storico, ma come dai film di Don Camillo e Peppone in poi è più bello intuirlo che non dichiararlo”. 

Nel cast anche le due rispettive mamme dei protagonisti: quella coatta del Sud interpretata Elda Alvigni e quella ricca e gessata del Nord incarnata da Rosita Celentano (“Avrei fatto un film con Salemme e Abatantuono anche senza leggere la sceneggiatura”), Valeria Bilello nei panni della sorella del giovane milanese, Susy Laude nel ruolo dell’esaurita wedding planner e infine Dino Abbrescia. “Qui sono un po’ l’italiano medio che si arrabatta di qua e di là con i creditori che lo inseguono - dice Abbrescia- Mi sono divertito a stare in mezzo a Salemme e Abatantuono e a fare un po’ la parte dell’Arlecchino, servitore di due padroni perché dovevo accontentare una volta l’uno e una volta l’altro. Inoltre è stato bello lavorare insieme a Susy Laude che è la mia compagna”.

Nel film anche Carolina Rey presente con due sue pezzi inediti: uno è la title track “Compromessi Sposi” e l’altro è “La parte più viva di me”, brano che la stessa Carolina dedicherà il giorno delle nozze alla sua amica che sta per sposarsi.

Infine Lorenzo Zurzolo, ormai mito delle teenagers per via della serie tv Baby di Netflix, dice: “E’ stato bellissimo lavorare con Diego e Vincenzo perché sono due mostri sacri. E’ difficile ascoltarli e non ridere. Prima il colpo di fulmine arrivava guardandosi negli occhi ora nella home di Instagram”. E Miccichè conclude: “La vera storia d’amore è quella tra Salemme e Abatantuono: questi due attori avevano dei tempi perfetti di entrata e uscita delle battute”.