Private di Saverio Costanzo (figlio del conduttore Maurizio Costanzo) sarà l'unico italiano a concorrere al Pardo d'Oro al festival di Locarno, in programma dal 4 al 14 agosto. L'Italia sarà presente anche con Ermanno Olmi al quale andrà il premio alla carriera e con Promised Land di Michael Beltrami, coproduzione italo-svizzera. Sono in tutto 18 i film in concorso (17 dei quali provenienti da Paesi diversi, per 8 di essi si tratta di opere prime) quasi tutti incentrati su temi politico-sociali: il complesso e difficile rapporto fra israeliani e palestinesi, il Medio-Oriente fra lotta e integrazione con l'Occidente, le conseguenze dell'Apartheid. Fra queste anche Black Friday sugli attentati a Bombay nel 1993 per le tensioni fra islamici e induisti, Forgiveness di Ian Gabriel ambientato in Sud Africa e lo stesso Private che racconta di una famiglia palestinese costretta a coabitare con alcuni militari dell'esercito israeliano. All'insegna di un cinema che non sia solo intrattenimento anche i film selezionati per le proiezioni in Piazza Grande: dalla violenza degli hooligan inglesi in The Football Factory alla Cambogia vista da Patrice Leconte in Dogora, alla riflessione sull'Olocausto in Der neunte Tag di Volker Schlondorff fino a Only Human, commedia interrazziale, e The Syrian Bride. La scelta del film vincitore del Pardo d'Oro spetterà a una giuria composta dalla produttrice Tilde Corsi, dal fotografo René Burri (Svizzera), dai registi Sabiha Sumar (Pakistan), Udo Kier (Germania), Olivier Assayas (Francia) e Yu Lik-Wai (Hong Kong) e dal critico David Robinson (Gran Bretagna). Quest'anno il festival dedica una retrospettiva al tema "Cinema e giornalismo" a cura di Giorgio Gosetti e dal titolo Newfront. In cartellone oltre 70 film prodotti tra il 1899 e il 2004, come Quarto potere di Orson Welles, Prima pagina di Billy Wilder e ancora La signora del venerdì, La conversazione, Tutti gli uomini del Presidente, Professione: Reporter e Il caso Mattei. Quest'anno "nessuna polemica" con la Mostra di Venezia, chiarisce la direttrice Irene Bignardi: "Non ci sono stati scippati film (il riferimento è a Il ritorno, premiato lo scorso anno al Lido con il Leone d'Oro, n.d.r.) però quasi tutti i film sono prenotati a tappeto. E' anche vero che è una rassegna che ha un fascino e una visibilità molto forti".