Questa è una manifestazione autorevole e grintosa, perché mantiene vivo un cinema che oggi perde spettatori". E' il giudizio di Carlo Verdone sul Festival del Cinema Europeo di Lecce (17-21 aprile), diretto da Alberto La Monica e Cristina Soldano, che ospita per la terza volta il Premio Mario Verdone - giornalista, saggista e figura di spicco della cultura dell'arte e dello spettacolo - per l'opera prima o seconda di un giovane cineasta nostrano: "Coltivare i giovani autori - ha continuato Verdone - significa creare un interesse culturale verso il cinema. Non potevamo fare scelta migliore per omaggiare nostro padre, che era un insegnante attento ai talenti nascenti”. La giuria del premio Opera Prima e Seconda, composta da Carlo, Luca e Silvia Verdone, ha scelto quest'anno tre finalisti (Alice Rohrwacher, Corpo celeste; Andrea Segre, Io sono Li; Gianluca e Massimiliano De Serio, Sette opere di misericordia) da una rosa di 11 titoli selezionati da Laura Delli Colli, Marcello Foti e Alberto La Monica. Il vincitore sarà annunciato il 21 aprile a conclusione del Festival.
Quello di Lecce è un appuntamento cinematografico amplio e importante per il dialogo interculturale. Come ricorda l'assessore alla Cultura e Turismo Regione Puglia Silvia Godelli: “Siamo alla 13° edizione di un festival capace ogni volta di catturare elementi di novità. Questa vitalità è un termometro dell'andamento culturale del paese”. Anche il sindaco di Lecce Paolo Perrone fa notare che il Festival è "un'occasione di crescita economica e offre ai cittadini un cinema d'autore di rilevanza sociale, nonché visibilità internazionale a giovani talenti pugliesi". A proposito di emergenti Marcello Foti, direttore del Centro Sperimentale di Cinematografia, ci tiene a sottolineare il suo apprezzamento per “lo spazio riservato al CSC con la selezione di corti degli allievi della scuola, da sempre bacino di nuovi talenti del cinema italiano”.
Il protagonista della rassegna dedicata ai grandi attori e registi del cinema italiano è Sergio Castellitto, che si prenderà una pausa dal montaggio del suo film Venuto al mondo per partecipare all'evento leccese: “Accolgo con entusiasmo e timidezza questo omaggio - ha detto Castellitto brevemente - perché per me è una straordinaria occasione di riflessione”. Ad accompagnare la proiezione dei suoi film, dai primi corti all'ultimoLa bellezza del somaro (2010) passando per le fiction, una mostra fotografica e una monografia che il curatore Enrico Magrelli, Conservatore della Cineteca Nazionale, descrive come “un libro dalla struttura semplice, un momento analitico delle varie facce del lavoro di Castellitto con qualche anticipazione sull'ultima opera”. Il concorso di lungometraggi europei in corsa per l'Ulivo d'oro verrà inaugurato dal film di Tony Gatlif Indignados, tratto dal libro Indignatevi! Di Stéphane Hessel, in anteprima assoluta a Lecce.