Cinque cortometraggi, firmati dalla regista Francesca Comencini, che hanno come filo conduttore l’agricoltura sociale. Storie diverse tra loro, ambientate in luoghi diversi, ma tutte accomunate da esperienze in cui l’attività agricola è il mezzo per promuovere azioni co-terapeutiche, di riabilitazione e di coinvolgimento attivo di persone svantaggiate, a rischio di esclusione sociale.

Sono le "Nuove terre" dell'omonimo progetto ideato e realizzato da Madcast s.r.l. e finanziato dal MIPAAF. I corti sono stati presentati oggi a Roma, a Palazzo dell’Informazione, in un incontro che ha visto la presenza, oltre che della Comenicini, di Alessandra Pesce del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF), Francesco Castaldo e Giovanni Madonna della Madcast, casa di produzione cinematografica, Saverio Senni, Presidente di Idea 2020, spin-off dell’Università degli Studi della Tuscia che ha fornito una consulenza scientifica per la realizzazione dei brevi film.

“Ho cercato - afferma Francesca Comencini - di mettere a fuoco le persone, le loro storie, le loro facce, le loro mani. Sono nuovi agricoltori che, attraverso esperienze diverse, sono approdati, per scelta o necessità, in modo tardivo o inatteso, al lavoro antico e faticoso dell’agricoltura. I loro gesti ripetuti, i loro fiati, la loro inesperienza che diventa meraviglia, hanno catturato il mio sguardo. Osservare le vite degli altri è la cosa che più amo fare e che più mi fa sentire viva, a mia volta. È stato dunque un circolo vitale questo lavoro documentario. Molto intenso”.

“Ringrazio gli autori del progetto “Nuove Terre” – commenta Andrea Olivero Vice Ministro del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - per la capacità di rappresentare l’agricoltura con occhi nuovi “questo approccio lontano dagli stereotipi ha saputo dare voce e poesia alle tante persone che si sono avvicinate all’agricoltura sociale, ha saputo cogliere le sfumature dei percorsi di ciascuno, allo stesso tempo è evidente che quelle storie sono accomunate dalla stessa idealità che oggi rappresenta la nuova frontiera del mondo agricolo: fare dell’inclusione e della sostenibilità ambientale una sorta di ritorno al futuro”.

“In questo progetto multimediale – dichiarano Francesco Castaldo e Giovanni Madonna della Madcast – abbiamo raccontato in circa dieci, quindici minuti, delle storie personali di riscatto che ruotano intorno all’agricoltura sociale. Il lavoro, frutto di un’attenta selezione tra innumerevoli testimonianze raccolte sul campo da un gruppo di lavoro coordinato dal Professor Saverio Senni dell’Università della Tuscia, è nato con l’obiettivo di divulgare i temi della sostenibilità sociale, della cultura della legalità e dell’educazione ambientale e alimentare, temi che toccano la sensibilità di una grande regista come Francesca Comencini, che spesso ha rivolto il proprio sguardo al sociale”.