“Il rigore di Nanni Moretti, la passione cinefila di Gianni Amelio e l'intelligenza pop di Paolo Virzì”. Sono gli illustri predecessori di Emanuela Martini alla direzione del Torino Film Festival: lei era sempre al loro fianco, ma per questa 32esima edizione ha fatto il grande passo. E' lei la direttrice, mentre Virzì farà da guest director con una sezione curata ad hoc.
Da parte sua, la Martini rivendica “curiosità”, traccia l'equivalenza perfetta tra “fare un festival e fare critica cinematografica” e trova nei 15 film in Concorso, tutti tranne uno opere prime e seconde, “Gus Van Sant per modello e grande attenzione al genere”. Due gli italiani selezionati, Frastuono di Davide Maldi e N-Capace di Eleonora Danco.
Gemma Bovery e Wild ad aprire e chiudere il festival, in programma dal 21 al 29 novembre, Anna Mazzamauro presenzierà la cerimonia di chiusura, mentre il Gran Premio Torino va a Julien Temple, che “ben rappresenta – dice la Martini – l'identità del festival”.
In cartellone per Festa mobile The Theory of Everything di James Marsh, Magic in the Moonlight di Woody Allen, il restauro di Profondo rosso alla presenza di Dario Argento, Infinitely Polar Bear con Mark Ruffalo, la miniserie di Dumont P'tit Quinquin e molti altri ancora. 197 i titoli in programmazione, tra cui 65 lunghi opere prime e seconde, 45 anteprime mondiali, selezionati a partire dai 4mila visionati, la giuria del concorso è presieduta da Ferzan Ozpetek e composta da Carolina Crescentini, Geoff Andrew, Debra Granik e Georgy Palfi, mentre quella del premio Cipputi sarà invece composta da Altan, Antonietta De Lillo e Carlo Freccero.
In Ritratti d'artista, tra gli altri, 20,000 Days on Earth dedicato a Nick Cave, mentre in Torino incontra Berlino il restauro di Dr. Caligari e Diplomatie di Volker Schlondorff. Nella sezione curata da Virzì, Diritti e rovesci, Let's go di Antonietta De Lillo, Per tutta la vita di Susanna Nicchiarelli, Qualcosa di noi di Wilma Labate, Triangle di Costanza Quatriglio e Il viaggio di Marco Cavallo di Erika Rossi e Giuseppe Tedeschi.
A battere bandiera italiana, in festa Mobile, anche Ogni maledetto Natale, l'atteso “cinepanettone” della banda di Boris Torre, Vendruscolo e Ciarrapico, mentre After Hours dedica un omaggio a Giulio Questi. Per TFFdoc, tra gli altri, il nuovo di Lav Diaz, Storm Children, Book 1, e la consueta dicotomia competitiva tra internazionale.doc e italiana.doc, mentre la sperimentale Onde parte da La sapienza di Eugène Green e omaggia la campionessa dell'indie Usa Josephine Decker.
Infine, il budget di TFF32: due milioni e 200mila euro, l'anno scorso erano 2.400.000.