La 66ma Berlinale consegna l’Orso d’oro alla carriera al Direttore della fotografia Michael Ballhaus. Un omaggio a lungo atteso e finalmente arrivato.  Ballhaus è uno dei più importanti cameraman della storia del cinema. Ha iniziato la sua carriera in Germania, a Berlino, negli studi di Babelsberg.  Grazie a fortunate collaborazioni, per esempio col maestro tedesco Rainer Werner Fassbinder, con il quale ha girato quindici film, Ballhaus ha contribuito a fare del giovane cinema tedesco degli anni '70 una delle zone di libertà artistica da esempio in tutto il mondo.

Nel 1982 si è trasferito in America, a New York prima, poi a Los Angeles, dove ha lavorato con i più importanti registi di Hollywood. Tra  gli altri: Francis Ford Coppola, Martin Scorsese, Robert Redford, Wolfgang Petersen, Mike Nichols e Steve Kloves.

Con Scorsese è iniziato un sodalizio artistico e umano cui il cinema deve moltissimo. Ed è soprattutto attraverso la collaborazione pluriventennale con Scorsese che Ballhaus ha influenzato  il linguaggio visivo del cinema americano del XX secolo.

Il premio è stato consegnato alla Deutsche Kinemathek – Museum für Film und Fernsehen a conclusione della nona giornata di Berlinale. È un bene che l’Orso d’oro a quest’artista schivo e grande arrivi ora. Michale Ballhaus, infatti, è ormai cieco. Ad accompagnare la premiazione una lettera di Scorsese in cui il cineasta dice: "Michael è stato per venticinque anni l’occhio più acuto di Hollywood. Più di noi registi. Tre volte è stato nominato per l’Oscar. È ora che anche l’Academy si svegli".

Ballhaus ha creato nel 2010 la Ballhaus Foundation a Hollywood per il sostegno di giovani talenti che vogliano intraprendere una carriera come cameraman. "Oggi vedo con le orecchie - ha detto il maestro -. La vita è un dono strano: attraverso gli occhi mi ha dato la possibilità di trovare il senso della mia esistenza. Poi mi ha tolto quel dono. Ma, anche da non vedente, come potrei essere non grato per le possibilità meravigliose che ho avuto?". Che importanza ha l’Orso d’oro di Berlino nella sua vita e carriera? "Grandissima. Nel 1990 sono stato addirittura presidente della giuria, proprio come Meryl Streep oggi. E proprio a Berlino ho conosciuto Martin Scorsese. Era il 1981, ero alla presentazione del suo Toro scatenato. Alla fine di quella presentazione, nello Zoo Palast, mi si avvicinò per dirmi che ero il cameramen con cui avrebbe voluto lavorare". Che cosa gli ha risposto? "Che lui era il regista con cui avrei voluto lavorare. La settimana dopo ero a Hollywood, a casa Scorsese".