“E' una storia natalizia con un'atmosfera che riporta ai ricordi d'infanzia, abbiamo cercato di raccontare una fiaba”. Dopo il successo dello scorso anno, Alessandro Genovesi ci riprova con il sequel de La peggior settimana della mia vita ispirandosi ad una sitcom inglese e immergendo i protagonisti in una zuccherosa commedia di Natale. Il risultato è Il peggior Natale della mia vita, in sala dal 22 novembre in 500 copie per Warner Bros. e Colorado film, in cui la coppia De Luigi/Genovesi, formata da Maurizio Totti (Colorado) “come all'epoca Salvatores e Abatantuono”, ha funzionato anche sulla carta: “Con Alessandro - dice Fabio De Luigi - abbiamo una sintonia immediata, ho condiviso il processo creativo e ho dato un contributo alla sceneggiatura”.
Cambia la location, ma la formula rimane la stessa. Paolo (Fabio De Luigi) e Margherita (Cristiana Capotondi) aspettano una figlia e, insieme ai genitori di lei, Giorgio (Antonio Catania) e Clara (Anna Bonaiuto), sono stati invitati a passare la vigilia e le vacanze tra le nevi del Monte Rosa nel castello di Alberto (Diego Abatantuono), capo e migliore amico di Giorgio, scampato ad una grave malattia e inguaribile ottimista. Con loro c'è anche uno strano maggiordomo (Dino Abbrescia) e la figlia di Alberto, Benedetta (Laura Chiatti), vecchia amica di Margherita, ginecologa, anche lei incinta, ma single. Ovviamente Paolo combina un disastro dopo l'altro accanendosi sul povero Alberto e sul suo antico maniero.
“Sullo sfondo - spiega Alessandro Genovesi - ci sono la nascita e la morte, due archetipi che consentono alla comicità di andare in profondità, anche se il film si muove in una fantasia che esula dall'attualità e rimane fuori dal tempo”. Alla ricetta precedente si aggiungono new entry di spessore, Laura Chiatti, Anna Bonaiuto, Dino Abbrescia, un cameo di Ale e Franz, e Diego Abatantuono che sornione dichiara: “Di cinici ne ho interpretati tanti, da quando ho fatto Alberto però sono diventato più ottimista, mi ha cambiato dentro, non mi era mai successo, Genovesi  mi ha fatto capire quello che Salvatores non è mai riuscito a spiegarmi in tanti anni”. Per Laura Chiatti, invece, è stata l'occasione di  recitare in “una commedia ricercata e di lavorare ancora con Cristiana”. 
Se si parla dei Natali peggiori, quasi per tutti, sono quelli passati in caserma durante il militare o quelli in cui si scopre che Babbo Natale non esiste. Il regista cita l'ultimo, “ho un'empatia con le cose che scrivo, quindi lo scorso Natale non è stato dei migliori”, mentre il più triste è quello ricordato da Laura Chiatti, dieci anni fa, “perché ho perso una persona cara”.  Nel film, invece, “il finale è molto romantico - dice Cristiana Capotondi - la nascita porta gioia, anche se Margherita non è tanto tranquilla quando lascia la figlia nelle mani del marito”. A Fabio De Luigi l'immancabile battuta di chiusura: “E' una fiaba comica con l'effetto copertina, effettivamente si potrebbero dare agli spettatori, al posto degli occhialini 3D, copertine e caldarroste”.