(Cinematografo.it/Adnkronos) - "Quando Ciampi ci ha visto ha detto che probabilmente c'era stato un errore". Aldo, Giovanni e Giacomo sono stati i veri protagonisti dei premi De Sica, consegnati oggi dal presidente della Repubblica, in una cerimonia che si è svolta nel Salone dei Corazzieri del Quirinale. Il trio - in sala il 15 dicembre con Tu la conosci Claudia? - ha ricevuto, insieme al riconoscimento, anche l'applauso più lungo. "Probabilmente il Capo dello Stato non ha visto neanche un nostro film - scherza Giovanni - per questo si è complimentato con noi". E passa la parola ad Aldo: "A Ciampi avrei voluto dire di mettere una parola buona per il condono visto che ho appena costruito un soppalco". Poi aggiunge: "Siamo stati premiati con Angelopoulos, evidentemente è la crisi dei valori". Scherzi a parte, un monito è arrivato proprio dal Presidente della Repubblica, che si è appellato in favore del cinema italiano ed europeo contro l'invasione americana: "E' nostro compito difendere il frutto della nostra creatività - ha detto Ciampi -. Diamoci da fare! Riprendiamoci il gusto di esportare la nostra cultura". Il Capo dello Stato riconosce che "è in atto un rinnovamento delle idee, dei registi, degli sceneggiatori, degli attori, dei produttori, anche grazie all'impegno della televisione pubblica e privata e del ministero della cultura", ma "bisogna riuscire più di frequente a raccontare storie che coinvolgano ed emozionino anche altri pubblici come sapevamo fare meglio forse di chiunque altro negli anni Cinquanta e Sessanta". Il pensiero corre naturalmente a Vittorio De Sica: "Seppe tradurre nei suoi film, con immagini spesso poetiche e fantasiose, la maturazione che negli italiani stava avvenendo, con il vivere prima il dramma della guerra, e poi i sacrifici, le speranze, la fiducia nella ricostruzione spirituale e materiale della nostra Italia". Nel corso della cerimonia il regista greco Theo Angelopoulos, lo spagnolo Carlos Saura e il tedesco Volker Schlöndorff hanno ricevuto dalle mani di Ciampi i De Sica alla carriera ("Vi sentiamo tutti artisti di casa, perché avete saputo dar corpo a quella identità europea che è la missione di questo secolo, delle generazioni presenti e future"), mentre per il cinema italiano sono stati premiati lo sceneggiatore Enrico Vanzina, le attrici Sandra Ceccarelli e Maya Sansa e i produttori e distributori Roberto Cicutto, Tilde Corsi, Valerio De Paolis, Giancarlo Leone, Gianpaolo Letta Riccardo Tozzi. A Ermanno Olmi, Ugo Gregoretti e Dino Risi sono invece andate le insegne di Cavaliere di Gran Croce.