All’inizio era una scommessa. In sette anni è diventato uno dei più bei festival per chi ama il cinema, oltre a un momento culturale importante per il territorio di Lione e dintorni: 147 film e 358 proiezioni in meno di una settimana. Organizzato dall’Institut Lumière e diretto  da Thierry Fremaux, lo stesso uomo di Cannes, il Lumière, in programma dal 12 al 18 ottobre 2015,  presenta opere restaurate e copie rare conservate dalle Cineteche di tutto il mondo. Nato nel 2009, propone ogni edizione anteprime di film del passato: da segnalare la retrospettiva su Akira Kurosawa, la carta bianca a Bertrand Tavernier per un viaggio nel cinema francese e ancora quella dedicata al Messico, La passione di Giovanna D’Arco accompagnata dall’orchestra di Lione, con ospiti illustri (registi, attori, personalità del mondo dello spettacolo). Omaggi: a Sofia Loren con la proiezione della Ciociara,  a John Lasseter che rispolvera per l’occasione il meraviglioso A Bug’s Life,   e uno speciale al compositore Alexandre Desplat. Una formula che appassiona migliaia di giovani e non.

Perché come ama ripetere Fremaux: “Il pubblico è intatto, incontaminato, bisogna mostrargli belle cose, e nel cinema ce ne sono un’infinità. L’obbiettivo è far vedere copie restaurate di opere dimenticate agli spettatori di oggi. Questo non significa solo film muti: bisogna restituire la storia del cinema recente alle giovani generazioni. Noi lo facciamo invitando attori, attrici, registi che vengono a parlare di questa passione. E’ una manifestazione nata per rendere omaggio a questa arte”. Il Lumière assegna anche un Grand Prix a un cineasta per l'insieme della sua opera, inaugurato il primo anno da Clint Eastwood, e attribuito tra gli altri a Milos Forman e Quentin Tarantino, quest’anno va a un altro grande: Martin Scorsese. Proprio lui, per l’occasione, ha preparato una wish list: dall’Asia all’Italia  una decina di titoli che vanno da Lucky Luciano di Francesco Rosi al Colonnello Blimp  di Michael Powell ed Emeric Pressburger al delitto perfetto di Hitchcock in 3D fino alla Mummia di Chadi Abdel Salam.