La Passione di Cristo il nuovo e atteso film di Mel Gibson sulle ultime ore di vita di Gesù potrebbe rivelarsi la sorpresa dell'anno al botteghino. A dispetto delle iniziali difficoltà a trovare un distributore, La Passione di Cristo - in uscita negli Usa il 25 febbraio vietato ai minori di 17 anni non accompagnati, ma con il numero record di 2000 copie - potrebbe incassare, secondo le stime della Nielsen NRG riportate da Variety - tra i 15 e i 30 milioni di dollari al suo debutto nelle sale americane. Un risultato senza precedenti per un film a tematica religiosa sottotitolato (è girato interamente in latino, greco e aramaico), appoggiato da una distribuzione indipendente, finanziato interamente dalla casa di produzione dello stesso Gibson e che, a due settimane dall'arrivo nei cinema, non ha ancora trovato una televisione disposta ad acquistarne i diritti di messa in onda. A decretare il successo di La Passione di Cristo potrebbe essere, paradossalmente, proprio il tamtam di polemiche scatenate dall'accusa di antisemitismo e di eccessiva violenza mossa dalle associazioni ebraiche in questi mesi, che avrebbe avuto l'effetto di far crescere la curiosità intorno al film e potrebbe ora assicurare a Gibson il recupero, in un solo fine settimana, di tutte le spese di produzione sostenute dalla Icon, pari a 25 milioni di dollari. La scorsa settimana sul sito di prevendite online www.fandango.com il 43% dei biglietti venduti sono stati acquistati per La Passione di Cristo e a sostegno di Gibson sono scene in campo anche numerose congregazioni religiose che hanno acquistato in massa migliaia di biglietti. La Passione di Cristo arriverà in Italia il 7 aprile e sarà distribuito dalla Eagle in 150 sale.